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Lavoro, ecco il piano del governo per ridurre la disoccupazione

<em>LaPresse</em>
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Dimezzare i contributi previdenziali, nuovo assegno per ricollocare chi resta a casa e reddito di inclusione più ampio. Queste sono le misure chiave del piano per il lavoro che il governo sta mettendo a punto. Nel discorso di Rimini, il premier Paolo Gentiloni conferma le anticipazioni che sono circolate in questi giorni: la prossima legge di bilancio si concentrerà su pochi obiettivi. L’occupazione è il primo tra questi.

Il governo vorrebbe rendere strutturali quelle misure che Renzi aveva introdotto, come dimezzare i contributi pagati per gli under 32 nei primi due anni, e di ridurli dal terzo anno di tre o quattro punti. Sul tavolo del governo esistono ancora ipotesi tecniche alternative, sia per quanto riguarda l’età massima dei lavoratori, sia per rispetto alle modalità del taglio. Il dimezzamento, ad esempio, potrebbe essere nei primi tre anni a favore di tutti i nuovi assunti e per sempre.

Assegno per i disoccupati. Palazzo Chigi sta pensando di allegare il sostegno attivo ai disoccupati. Si tratta dell’assegno di ricollocazione, già legge dello Stato, ma finora applicato solo in via sperimentale. In autunno entrerà a regime un sistema che permetterà, dopo quattro mesi di “Naspi”, l’accesso a un voucher per pagare la ricerca del lavoro attraverso le società di placement. La manovra prevede di allargare la platea di altre 100mila persone, per un totale di 600mila disoccupati.

Reddito di inclusione. Gentiloni continua a percorrere la via di Renzi. Il “Ria”, reddito di inclusione, è legge da qualche mese. La manovra dovrebbe allargare la platea dei beneficiari, con l’obiettivo di inserire tutte le famiglie con minori a carico, in condizioni di povertà assoluta. Il parametro è il reddito Isee, ma si terrà conto anche delle condizioni patrimoniali. L’eventuale allargamento, ad ogni modo, dipenderà dagli effettivi fondi a disposizione dell’esecutivo.