Legge di Bilancio, ecco i numeri definitivi della manovra e cosa cambia
Una piccola correzione alla manovra ma i conti ancora non tornano. La revisione degli obiettivi di deficit, che invece di restare al 2,4% del prodotto interno lordo nel triennio 2019-2021 scenderà progressivamente all’1,8%, sacrifica la cancellazione degli aumenti Iva che si riproporranno nel 2020.
Il reddito di cittadinanza
Il governo ha messo a disposizione 10 miliardi per il reddito di cittadinanza. La misura ha un duplice scopo: sostenere il reddito di chi si trova al di sotto della soglia di povertà relativa (pari a 780 euro mensili) e “fornire un incentivo a rientrare nel mercato del lavoro con un percorso formativo vincolante e con l’obbligo di accettare almeno una delle prime tre proposte di lavoro eque e non lontane dal luogo di residenza del lavoratore”, si legge nella nota del Def.
La pensione di cittadinanza
Anche la “pensione di cittadinanza” andrà a chi sta sotto 780 euro al mese “e verrà modulata tenendo conto della situazione complessiva dei nuclei familiari, anche con riferimento alla presenza di persone con disabilità”.
Il superamento della Fornero
“Per agevolare il ricambio generazionale e consentire ai giovani di poter avere accesso al mercato del lavoro – dice la nota del Def – sarà realizzata la cosiddetta “quota 100” come somma dell’età anagrafica (62 anni) e contributiva (minimo 38 anni) quale requisito” per lasciare il lavoro. Nel 2019 saranno necessari 7 miliardi per consentire circa 300mila pensionamenti in più grazie al nuovo sistema.
Flat tax per le partite Iva
Nel 2019 viene esteso il regime forfettario che già oggi prevede un’aliquota del 15 per cento ma viene esteso fino a 65mila euro di fatturato, con un’aliquota del 20 per cento per la parte di fatturato tra i 65 e i 100mila euro. Per i contribuenti fino a 65mila euro, la flat tax comprende anche anche l’Iva. E’ previsto anche uno sgravio Ires sugli utili reinvestiti dalle società di capitali per creare occupazione o per ammodernare gli impianti produttivi.
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