Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 4 hours 51 minutes
  • FTSE MIB

    34.250,39
    -419,67 (-1,21%)
     
  • Dow Jones

    38.571,03
    -115,27 (-0,30%)
     
  • Nasdaq

    16.828,67
    +93,67 (+0,56%)
     
  • Nikkei 225

    38.837,46
    -85,54 (-0,22%)
     
  • Petrolio

    72,64
    -1,58 (-2,13%)
     
  • Bitcoin EUR

    63.391,87
    -204,99 (-0,32%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.441,69
    -5,47 (-0,38%)
     
  • Oro

    2.354,00
    -15,30 (-0,65%)
     
  • EUR/USD

    1,0870
    -0,0037 (-0,34%)
     
  • S&P 500

    5.283,40
    +5,89 (+0,11%)
     
  • HANG SENG

    18.444,11
    +41,11 (+0,22%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.950,54
    -53,00 (-1,06%)
     
  • EUR/GBP

    0,8520
    +0,0006 (+0,07%)
     
  • EUR/CHF

    0,9705
    -0,0060 (-0,61%)
     
  • EUR/CAD

    1,4880
    +0,0023 (+0,16%)
     

Piazza Affari non andrà molto lontano ora: declino in vista?

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gaetano Evangelista, amministratore unico di AGE Italia.
È ora possibile provare gratuitamente le strategie e le previsioni operative di Gaetano Evangelista! Iscriviti qui , e scopri perché l'80% degli investitori esprime il proprio gradimento per AGE Italia.

Le Borse europee stanno mostrando una maggiore forza relativa di Wall Street, ma a breve dovranno fare i conti con le elezioni in Francia. Quanto questo evento potrà pesare sui listini e quali sono le sue attese sulle due opposte sponde dell’Atlantico?

Credo che questa volta non ci sia spazio per sorprese. Il margine di vantaggio al secondo turno dei candidati espressi dall’establishment è tale, che non vedo come si possa registrare una clamorosa affermazione della candidata del Front National.

È vero però che la borsa europea è stata da tempo trattenuta dal fattore geopolitico: l’elezione a sorpresa di Trump ha alimentato un’ondata reflazionistica, che si è tradotta in aumento dei tassi di interesse e dei temi correlati al ciclo economico.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

In teoria questo evento avrebbe dovuto essere salutato con favore dalle piazze europee, vista la correlazione in atto fra MSCI Euro ed MSCI World; ma dopo l’8 novembre anche il petrolio ha iniziato a crescere: penalizzando le borse europee, perché esiste una straordinaria correlazione fra le probabilità di affermazione di Marine Le Pen e il greggio.



Difatti, le borse europee hanno ripreso a sovraperformare Wall Street soltanto dopo il picco del WTI; coinciso con il culmine delle aspirazioni del leader dell’estrema destra francese.
A meno che il petrolio sfondi i 55 dollari per barile – il che rimescolerebbe clamorosamente le carte della campagna elettorale transalpina – credo che le borse europee siano destinate a colmare il gap tuttora esistente con l’andamento dei tassi di interesse.

Piazza Affari continua a mostrare una buona forza con il Ftse Mib arrivato al test di area 20.500. E’ lecito attendersi ulteriori miglioramenti a breve per il nostro mercato?

Dubito che l’indice MIB riuscirà ad avere ragione della barriera fra 20700 e 21000 punti. È vero, siamo reduci da un mese di marzo eccezionale: il migliore degli ultimi 19 anni. Ma chi ha buona memoria ricorderà come l’ultimo exploit simile risale al 2010, quando a marzo la borsa italiana salì di più dell’8%. Da lì sarebbe iniziato un declino, terminato soltanto nel drammatico luglio di due anni dopo.
Non sto certo dicendo che ci avviamo ad uno scenario simile, ma non posso fare a meno di notare le divergenze che si stanno manifestando a livello di volumi, di momentum e di ampiezza di mercato.



Ad esempio: in concomitanza di quest’ultima gamba di rialzo il numero di società di Piazza Affari, seppur in crescita, è risultato inferiore rispetto alla analoga statistica di dicembre. Ma come? L’indice MIB frantuma i massimi, ma la partecipazione cala?!

Una divergenza simile è stata registrata prima d’ora due anni fa. L’inversione non fu certo immediata; ma in prospettiva quello fu un segnale di vendita, non di acquisto.

Come valuta il recente andamento del dollaro nei confronti dello yen e dell’euro? Ritiene che una perdurante debolezza del biglietto verde possa avere ripercussioni negative sull’azionario?

Come ho già avuto modo di rilevare in passato, escludo che l’euro possa tornare alla parità. Anzi, sono dell’idea che se sorpresa ci sarà, essa sarà verso l’alto. In altre parole, sono più propenso a pensare che da qui a fine anno l’euro possa guadagnare sette figure contro dollaro, salendo sopra 1.14; che non perderle, conseguendo la parità.

Dalla Brexit in avanti la correlazione fra il cambio più osservato del pianeta e i mercati azionari, è apparsa vistosamente rovesciata: sicché chi nutre aspettative bullish sui mercati azionari mondiali dovrebbe augurarsi che il dollaro torni a rafforzarsi.



Tuttavia, come rivela un recente studio di JP Morgan, di recente la correlazione si è andata ridimensionando, e converge verso la nullità. Questo vuol dire che fra breve non vi sarà alcuna correlazione fra mercati azionari e dollaro. Un fenomeno cangiante, a ben vedere.

La volatilità non fa altro che scendere. Si fa fatica a ricordare un periodo simile. Lei non trova che si possa assistere a breve ad una fiammata di volatilità, con contraccolpi negativi per i mercati azionari?

In effetti disponiamo di pochissimi precedenti simili. E questa volta non c’è nemmeno l’alibi della repressione monetaria, visto che perlomeno la Federal Reserve da tempo ha tirato i remi in barca.
Con riferimento al complesso delle borse mondiali, prima d’ora una volatilità così contenuta è stata registrata soltanto nel 2005. Livelli analoghi a quelli correnti in effetti favorirono una ripartenza della volatilità.

Ma devo deludere i ribassisti che leggono: ciò non si tradusse in ribasso dei listini azionari, se non a due anni e mezzo di distanza. Dunque: sì, è probabile che la volatilità riparta; e, no, non è detto che questo si traduca in bear market vero e proprio.

È ora possibile provare gratuitamente le strategie e le previsioni operative di Gaetano Evangelista! Iscriviti qui , e scopri perché l'80% degli investitori esprime il proprio gradimento per AGE Italia.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online