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Piazza Affari sempre più tesa (-2,6%): i target del ribasso

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianvito D’Angelo, trader professionista che coniuga analisi intraday e multiday su futures, azioni e forex. Chi volesse contattare Gianvito D’Angelo può scrivere all’indirizzo email: supergianvi@gmail.com, oppure richiedere la sua amicizia su Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) .

L'indice Ftse Mib anche oggi continua a perdere terreno, scendendo nuovamente al di sotto di area 17.000. Come valuta gli ultimi movimenti del mercato? La fase di recupero è da considerare ormai conclusa?

Se ragioniamo da aprile-luglio 2015, ossia da quando è iniziato il grande ribasso a Piazza Affari, le sequenze sono intatte, perchè i massimi di swing continuano ad essere decrescenti per il Ftse Mib.
Anche guardando ad esempio l'Eurostoxx50, l'idea è che ci sia un trend di più lungo periodo che possa inficiare quello di breve che si conferma long. Consideriamo che la volatilità per sua natura è ciclica, per cui è molto difficile che rimanga su livelli molto bassi per tantissimo tempo, come è successo.

Il fatto che il mercato scenda e la volatilità salga lo possiamo ritenere ancora fisiologico per cui ciò non deve spaventare più di tanto.
Per il Ftse Mib confermiamo l'importanza dell'area dei 17.000 che può svolgere una funzione di resistenza, ma il destino dell'indice non si giocherà tanto sulla tenuta o meno di questo ostacolo, quando dalla sua reazione nella discesa che sta effettuando adesso.

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Bisogna più considerare l'entità del ritracciamento che la salita per valutare un trend long, perchè è l'ampiezza della correzione che definisce in qualche modo la potenza del trend.
Se il mercato farà un ritracciamento breve e andrà a ritestare lo stesso livello, questo dirà che il trend è forte.
Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) breve si è instaurato un trend short, sia per la volatilità che per l'ampiezza delle candele. Eventuali posizioni long devono quindi essere liquidata in stop loss, mentre alcuni short si possono già aprire, per poi valutare l'entità del ritracciamento, ma al momento è ancora probabile che il mercato provi a salire nell'ultima parte dell'anno.

Questo lo vediamo non solo guardando il Ftse Mib, ma anche osservando il suo fratello maggiore, ossia l'Eurostoxx50, nel quale troviamo diverse blue chips che più di altre muovono il nostro listino principale.
Sarà importante guardare anche a Wall Street dove il trend di breve è short, ma quello di lungo si conferma long.
Tornando al Ftse Mib, tracciando una trendline dai minimi di quest'anno e congiungendo i minimi di giugno con quelli di agosto, notiamo che i prezzi si trovano proprio sopra in questo momento.

L'area dei 16.680/16.650 è un primo supporto che il Ftse Mib ha, ma la soglia appena citata ha meno probabilità di tenere rispetto ad altre che si trovano più in basso e che appaiono più importanti. Mi riferisco all'area compresa tra i 16.200 e i 15.950 punti, in corrispondenza della quale si potranno provare a cercare quantomeno i target delle posizioni short.
Anche un'eventuale flessione fin verso questi livelli non dovrà allarmare e chi opera in ottica di breve periodo in questo momento se vuole prendere quella giusta dovrà scegliere la direzione short e non già quella long.

Chi invece è long di lungo periodo dovrà liquidare le posizioni sotto i target di chi è short di breve perchè è lì che il mercato potrebbe rimbalzare, ma se ciò non dovesse accadere bisognerà necessariamente far scattare lo stop profit da quanti hanno posizioni al rialzo in ottica di lungo periodo.

Nel settore bancario come valuta l'attuale impostazione di Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) e Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) ?

Per Banco Popolare in ottica di lungo periodo i massimi di swing sono tutti decrescenti. Le ultime 2-3 sedute sono purtroppo negative perchè c'è stato prima un tentativo di rottura dei minimi che non ha funzionato cui ha fatto seguito la giornata di venerdì e l'apertura in gap-down di oggi.

Il titolo si trova più o meno sull'area di supporto dinamico che ha meno probabilità di tenere rispetto ai sostegni statici. Il primo livello di target per lo short è dato dai minimi di agosto in area 2,067/2,065 euro, da considerare anche per l'eventuale apertura di posizioni long quantomeno di breve periodo.

Molto simile la situazione pe Banca Popolare di Milano che è impostato leggermente meglio, perchè se andiamo a tracciare la trendline sui minimi di luglio e di agosto notiamo che siamo ancora abbastanza distanti dal supporto dinamico.

Il titolo ha però anche più spazio per un'eventuale discesa, tenendo presente che il trend di breve è short almeno fino all'area di 0,349/0,35, mentre a 0,348 euro abbiamo i minimi di agosto e questo sembra essere il target per le posizioni short di breve.
Al raggiungimento dei livelli segnalati andremo a valutare se sarà il caso di uscire dalle posizioni short ed eventualmente aprirne al rialzo.

Data l'attuale situazione del mercato, in ottica difensiva consiglierebbe di puntare su due utilities come Snam (Amsterdam: QE6.AS - notizie) e Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) ?

Snam è tra i titoli che perdono meno oggi e nel peggiore dei casi se anche dovesse crollare tutto, sulla carta temi come Snam dovrebbero perdere molto meno. Il titolo sta reagendo a cavallo del precedente minimo di agosto in area 4,89/4,9 euro, importante livello raggiunto sia a maggio che a giugno e che è stato rotto al ribasso sempre a giugno, dando luogo però ad una reazione molto forte che ha portato ad un recupero da area 4,6 euro fino ad oltre 5,3 euro.
I prezzi attuali sembrano essere buoni e se Snam dovesse dare una conferma in chiusura di questo livello statico, potrà dare un segnale long in ottica aggressiva.

Anche Terna oggi si difende decisamente meglio del mercato e di molti altri titoli. Il grafico è simile a quello di Snam perchè si rivela una notevole tenuta di livelli statici e l'area intorno ai 4,5/4,6 euro è un'area di minimi sempre comprati. La soglia di potenziale resistenza tra i 4,9 e i 5,1 euro è sempre stata venduta, per cui se volessimo andare long su Terna si potrebbe intervenire quantomeno in ottica di breve periodo.

Telecom Italia (Other OTC: TIAJF - notizie) oggi è ripiombato al di sotto di quota 0,8 euro. Quali strategie ci può suggerire ora per il titolo?

Se guardiamo Telecom Italia nel lungo periodo abbiamo una trendline positiva che partiva dai minimi dell'estate 2013, già ampiamente rotta e su cui il titolo aveva fatto pull-back a marzo scorso.
Le sequenze da allora sono rimaste tutte negative se tracciamo una trendline a partire da novembre del 2015 ci rendiamo conto che Telecom Italia ha provato a romperla, ma visti gli sviluppi attuali sta ritornando sopra la stessa.

Da verificare ora se la trendline svolgerà o meno la funzione di supporto e in ottica speculativa si può provare ad acquistare Telecom Italia, visto che in un'orizzonte temporale di breve siamo su questi livelli. Se però dobbiamo ragionare in ottica di investimento, essendo i livelli dinamici meno importanti di quelli statici, al momento non farei molto affidamento sulla trendline per quanto riguarda l'eventuale contenimento dei ribassi.

Visto il repentino aumento di volatilità, Telecom Italia al momento non ci da alcuna indicazione di tenuta, motivo per cui non consigliamo gli acquisti in questa fase.

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