RES PUBLICA - Telecom orfana di Mediobanca e delle politiche industriali
di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - Le difficoltà in cui versa Telecom Italia nella ricerca di nuovi assetti societari e una politica di alleanze nazionali e internazionali mettono in luce due aspetti. Il primo è la certificazione della fine del ruolo decennale di Mediobanca come pivot del capitalismo italiano e camera di compensazione per gli equilibri fra i vari gruppi industriali e finanziari nazionali. Il secondo è un'altra assenza: quella delle politiche industriali uscite dai radar dei nostri governi dall'inizio del nuovo millennio e delle quali ancora non si vede un ritorno, per quanto invocate da molti a iniziare dal presidente del Consiglio Matteo Renzi. Del primo punto (la fine di Mediobanca stanza di compensazione del capitalismo) si occupa l'editoriale di oggi del Corriere della sera a firma del vicedirettore Daniele Manca: "Alla ritirata - precisa strategia o mancanza di essa? - non è corrisposto il passaggio di consegne ad altri azionisti, altri imprenditori o investitori istituzionali pronti a prenderne eredità e responsabilità". Manca invoca un ruolo di Cdp che "dovrebbe trovare i soldi per tentare di disegnare un domani sicuro se non a Telecom almeno alle tlc italiane". Ma qui entriamo nell'ambito del secondo punto: Cdp si muove su input politici, su linee di politica industriale governativa. Quale linea ha il governo su un asset strategico per il Paese quale è quello della rete telefonica e della sua sorella più giovane e già più importante chiamata banda larga? Sono annunciate novità a breve. Vedremo. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia