Shaboo: la nuova terribile droga che invade l’Italia

Un laboratorio adibito anche a fumeria è stato smantellato dalla polizia la settimana scorsa a Lucca. Si trovava in una casa, all’interno della quale la droga veniva prodotta, venduta e consumata sul posto. Le persone trovate all’interno della “fumeria”, in maggioranza appartenenti alla locale comunità asiatica, avevano però un comportamento strano, descritto dalle forze dell’ordine come “particolarmente aggressivo”.

Non solo: lo stesso gruppo di persone sembrava affetto da una particolare perdita di capelli e di denti. Niente di cui stupirsi, visto che la droga prodotta in quel laboratorio altro non era che lo Shaboo: la nuova droga che sta invadendo l’Italia e che viene utilizzata soprattutto all’interno della comunità asiatica.

Lo Shaboo è un particolare tipo di metanfetamina, ritenuto fino a dieci volte più potente della cocaina, in grado di non far sentire nessun senso di fatica anche per 14/16 ore. Un effetto che, però, si paga a caro prezzo: la dipendenza è immediata, causa - come moltissime altre droghe - ansia, paranoia, insonnia, disturbi della personalità dopo aver provocato un iniziale stato di euforia.

Ma soprattutto lo Shaboo ha effetti violentissimi sul corpo umano: fa cadere i capelli, fa perdere i denti, devasta il viso se l’assunzione è prolungata. Ma allora perché assumerla? Da quello che risulta agli inquirenti, la produzione di Shaboo non è finalizzata solo ai consumatori “volontari”, ma anche alla somministrazione ai lavoratori che operano, spesso clandestinamente, nei capannoni del fiorentino e del pratese.

Questa droga - che si sta comunque diffondendo anche tra gli italiani e nei locali notturni - costa dai 20 ai 50 euro per una dose pura da 0,1 grammi. Si tratta quindi di una metanfetamina particolarmente cara, la cui provenienza viene da Filippine, Cina e Thailandia.

Un primo sequestro sul territorio italiano risale però già a settembre, quando ci fu il maxisequestro fiorentino di due carichi da mezzo chilo diretto verso Prato. Una quantità dalla quale si sarebbero potute ricavare diecimila dose, con un valore sul mercato di mezzo milione di euro.

Ma quali sono le origini di questa pericolosissima droga? Lo Shaboo era noto in Giappone già durante l’Ottocento ed era già sbarcato in Europa durante la Seconda guerra mondiale, quando era utilizzato dai piloti dell’esercito tedesco per poter guidare il più possibile senza pause. Adesso, a quanto pare e al di là del consumo “ludico”, viene invece somministrata agli operai, per sfruttare sempre di più il loro lavoro di lavoratori che, spesso, vengono ridotti in condizioni di vera e propria schiavitù.