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Ucraina, Obama e Merkel vogliono che Russia renda conto delle violenze

BERLINO/MOSCA (Reuters) - Il presidente Usa Barack Obama e la cancelliera tedesca Angela Merkel ieri sera in una telefonata hanno espresso i loro timori riguardo alle crescenti violenze nell'Ucraina orientale e si sono detti d'accordo sulla necessità di fondi per stabilizzare l'economia del paese. La Casa Bianca ha reso noto che entrambi i leader sono preoccupati per il "sostegno materiale della Russia ai separatisti" e per il fallimento nel mantenere l'accordo di cessate-il-fuoco firmato lo scorso settembre a Minsk. In una nota ha aggiunto che i leader sono "d'accordo sulla necessità che la Russia risponda delle proprie azioni". Il segretario del Tesoro Usa Jack Lew - alla firma di un prestito da 2 miliardi di dollari per Kiev - ha detto oggi che Washington è pronta a incrementare le sanzioni sulla Russia se necessario. Obama e Merkel hanno parlato anche della necessità di un "robusto pacchetto di sostegno finanziario" per aiutare a stabilizzare l'Ucraina. È probabile che anche i ministri degli Esteri dell'Unione europea chiedano alla Commissione Ue di preparare nuove sanzioni in una riunione che si terrà domani, anche se la decisione definitiva sarà presa dai leader Ue in un summit previsto il 12 febbraio. Dal canto suo, oggi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto che l'Ucraina deve mantenere la sua neutralità per evitare ulteriori divisioni nel paese. "Per prevenire ulteriori divisioni in Ucraina, è importante che mantenga il suo status neutrale", ha detto Lavrov secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa russa Interfax. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia