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UniCredit ha accantonato piani fusione Commerz per guerra Ucraina - FT

Telefono su cui è raffigurato il logo di UniCredit

MILANO (Reuters) -UniCredit e Commerzbank stavano per avviare trattative per una fusione prima che scoppiasse la guerra in Ucraina.

Lo riferisce il Financial Times, citando tre fonti a conoscenza della vicenda.

La banca italiana, che non ha commentato le indiscrezioni, non reagisce in borsa, mentre Commerzbank sale di quasi il 2%.

Nessun commento sulle speculazioni neanche da un portavoce dell'istituto di credito tedesco, che ha però sottolineato questa mattina che la strategia della banca mira a creare le condizioni per rimanere indipendente.

Secondo il quotidiano inglese, il Ceo di UniCredit Andrea Orcel aveva pianificato a inizio anno colloqui informali per una possibile fusione tra la controllata Hvb e l'istituto tedesco con il collega Manfred Knof.

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Prima che potessero essere messi a punto i dettagli di un'operazione con Knof, la Russia ha invaso l'Ucraina e quindi UniCredit ha deciso di gestire la propria esposizione verso Mosca prima di procedere con un qualsiasi deal di grandi dimensioni.

Un accordo avrebbe portato alla creazione della seconda più grande banca tedesca con asset per 785 miliardi di euro, 1.000 filiali e 48.000 dipendenti, aggiunge il quotidiano.

Secondo Equita, l'operazione comporterebbe "un elevato execution risk, dato che per essere 'Eps accreative' dovrebbe comportare rilevanti sinergie di costo (1,5 mld), pari a circa il 15% della base costi di Commerzbank standalone".

La banca tedesca, ricorda il broker, sta uscendo da una lunga fase di ristrutturazione e il mercato bancario in Germania è estremamente frammentato e competitivo. "Inoltre, entrambe le banche sono attualmente impegnate nella gestione delle esposizioni in Russia, elemento che aggiunge ulteriore complessità all'operazione".

Secondo un altro broker italiano la notizia conferma l'attivismo di Orcel, anche se lo scenario geopolitico rende sempre meno probabili ipotesi di M&A.

(Gianluca Semeraro, Claudia Cristoferi editing Stefano Bernabei)