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Whirlpool, tavolo al Mise aggiornato al 12 maggio

Il logo di Indesit, la casa italiana acquistata da Whirlpool, in un centro commerciale a Roma, 11 luglio 2014. REUTERS/Tony Gentile

ROMA (Reuters) - Proseguiranno il 12 maggio al ministero dello Sviluppo gli incontri sul piano industriale di Whirlpool che mette a rischio oltre 1.000 posti di lavoro e l'esistenza dello stabilimento di Caserta.

Lo riferisce la Uilm che si mostra, rispetto ai due incontri precedenti, leggermente più ottimista sull'esito della vertenza.

L'azienda, secondo quanto riferito dal segretario generale del sindacato Rocco Palombella, avrebbe aperto alla possibilità di aumentare i volumi produttivi rispetto a quelli del piano, facendo rientrare ulteriori produzioni estere rispetto a quelle già annunciate.

"Oggi è emersa una cosa positiva cioè che l'azienda sta verificando la possibilità di far rientrare in Italia ulteriori volumi produttivi", ha detto Palombella al termine della riunione, la terza in 10 giorni.

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"Ci auguriamo che quello del 12 sia un incontro importante, l'ha convocato il ministro, ci aspettiamo novità".

Whirlpool, multinazionale statunitense del bianco, si è mostrata finora indisponibile a modificare il piano industriale nella parte che prevede la chiusura dello stabilimento di Carinaro (Caserta), dove sono impiegate 800 persone. Gli esuberi totali saranno 1.350 ma nessun licenziamento unilaterale arriverà prima del 2018.

Gli investimenti in ricerca e sviluppo ammonteranno a 500 milioni in quattro anni e saranno riportate in Italia alcune produzioni estere.

La Fim dice che per l'azienda restano strutturali la chiusura di Carinaro e del sito torinese di None (Torino), principali "nodi da sciogliere".

Per None, dove attualmente ci sono 90 addetti fra il magazzino e il centro ricerche, l'azienda è impegnata a valutare ipotesi di lavoro alternative, riferiscono i sindacati.

"La soluzione va trovata identificando i volumi di prodotto e le piattaforme con cui confermare e rilanciare l'attività produttiva a Carinaro", scrive in una nota il segretario nazionale Fim Cisl, Michele Zanocco.