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Angola rafforza legami economici con Francia durante visita di Hollande

Il rafforzamento delle relazioni diplomatiche tra Francia e Angola passa per l’economia. I due Paesi hanno firmato contratti per centinaia di milioni di dollari. A Luanda, nella prima tappa del suo viaggio in Africa, il presidente francese Francois Hollande era accompagnato da una cinquantina di imprenditori. Parigi punta a investire in un Paese in crescita dalla fine della guerra civile nel 2002. Secondo Hollande, la cooperazione favorisce l’attività imprenditoriale in Angola e crea molta occupazione anche in Francia, “negli ambiti più disparati, in particolare le energie rinnovabili, lo sviluppo sostenibile, la pianificazione urbana”. “L’Angola ha contribuito alla sicurezza nella Repubblica Centrafricana”, ha proseguito il presidente francese, “ha offerto sostegno alla Repubblica Centrafricana nel momento in cui la Francia era impegnata in quel Paese per impedire uccisioni e massacri. Mi complimento per questo con l’Angola”. L’Angola è però anche il Paese guidato da quasi 36 anni dallo stesso presidente, Dos Santos, dove metà della popolazione vive con meno di due dollari al giorno ed è malnutrita, e il Paese con uno dei tassi di mortalità infantile più elevati al mondo. “Credo che l’Africa oggi sia meglio preparata a cooperare con l’Europa alla pari e ad agire da partner per lo sviluppo degli affari”, dice il suo ministro dell’economia, Abrahão Gourgel. Fare affari però potrebbe essere reso più difficile dall’alto tasso di corruzione. Ma la realpolitik passa in primo piano, afferma il nostro inviato a Luanda, François Chignac: “L’Angola è stata una tappa fondamentale del tour africano di François Hollande. La vitalità economica di questa potenza regionale è strategica, visto che l’Europa attraversa una delle crisi più gravi della propria storia. A Luanda, François Hollande fa della Realpolitik, così come hanno fatto in precedenza Angela Merkel o Matteo Renzi”.