Bufera su Ibrahimovic: "Si è fatto aprire un ristorante in zona rossa"
Nuovi guai per Zlatan Ibrahimovic che, di ritorno a Milano dalla trasferta a Parma, non avrebbe fatto caso alla zona rossa (in vigore in Lombardia fino a ieri) e avrebbe fatto aprire un ristorante per pranzare seduto a tavola. A rivelarlo è il sito Fanpage.
Senza badare alle restrizioni anti Covid che impediscono a tutti i ristoratori di servire ai tavoli i propri clienti, il giocatore del Milan avrebbe chiesto un pranzo al tavolo dal costo di 300 euro. A far storcere il naso a molti è stato anche il fatto che i dipendenti del locale "Tano passami l'olio" sono attualmente in cassa integrazione e hanno aderito alla manifestazione "Io Apro".
GUARDA ANCHE - Chi è Zlatan Ibrahimovic?
Lo chef del locale ha confermato a Fanpage l'arrivo del fuoriclasse: "Ibra, Ignazio con un altro amico carissimo sono venuti a trovarmi, siamo stati lì un paio d'ore e poi se ne sono andati a casa". Ha negato, tuttavia, il pranzo: "Non hanno pranzato, da amici abbiamo bevuto un bicchiere di vino". Ai ristoranti, ad ogni modo, è vietato servire ai tavoli anche le bevande.
L'atteggiamento di Ibrahimovic ha colpito in particolar modo perché il giocatore del Milan è il testimonial contro il Covid proprio in un video diffuso dalla Regione Lombardia in cui dice "il virus mi ha sfidato e io ho vinto, ma tu non sei Zlatan non sfidare il virus. Usa la testa e rispetta le regole: distanziamento e mascherine".
GUARDA ANCHE - 'Io apro', protesta e tensione nel cuore di Roma