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Dai libretti ai depositi legati alle polizze. Ecco come risparmiare per i figli

(Photo by Justin Sullivan/Getty Images)
(Photo by Justin Sullivan/Getty Images)

Risparmiare per i figli, alla ricerca di un tasso d’interesse che possa far maturare i soldi messi da parte. Impresa per niente scontata ma che interessa sempre di più le famiglie italiane. Gli strumenti sul mercato sono molti e ogni anno si rinnovano con proposte nuove.

Come risparmiare

Tra le possibilità che consentono di mettere da parte soldi per i figli ci sono i Pac, i piani di accumulo, che però prevedono commissioni che possono ridurre parte degli interessi maturati. Tra le opzioni, ci sono anche i conti correnti legati alle polizze, ben più remunerativi ma non esenti da commissioni. Bisogna saper fare bene i calcoli.

Strumenti semplici

I conti remunerati sono strumenti semplici ma hanno rendimenti ridotti, a causa dei tassi bassi applicati dalla Bce. Sin dall’infanzia bisogna iniziare a pianificare un percorso di risparmio solido e programmato, sulla base delle risorse a disposizione e in relazione agli obbiettivi che si vogliono raggiungere nel lungo termine.

Che prodotti scegliere

Intesa Sanpaolo ha lanciato “XME Conto UP!”, disponibile sia in filiale con online, e dedicato ai minori. Aiuta i più piccoli ad imparare il valore del risparmio e li accompagna fino ai 18 anni, grazie a prodotti che cambiano in relazione all’età. I ragazzi iniziano a gestire meglio la paghetta, attraverso il controllo di un genitore che grazie al “Parental control” può decidere i limiti massimi di prelievo. Il conto prevede un tasso dell’1 per cento di remunerazione sulla giacenza media annua.

Per i giovani tra i 13 e i 17 anni

UniCredit propone “Genius Teen”, per i ragazzi tra i 13 e i 17 anni che possono così gestire in autonomia i propri risparmi. Bnl, tra i prodotti rivolti ai clienti più piccoli, mette a disposizione il “Programma risparmio Bnl Kids”, collegato alla polizza. Il libretto postale resta il preferito dalle famiglie. Il tasso varia dallo 0,50 al 2 per cento, in base all’età. La tassazione è agevolata con un’imposta del 12,5 per cento, contro il 26 per cento di tutti i prodotti finanziari.

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