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Diabete di tipo 2: che frutta mangiare e quale evitare

Gli esperti di CuraLife si rivolgono alle persone con il diabete di tipo 2: è importante che conosciamo quali tipi di frutta evitare e quali invece possiamo consumare con tranquillità.

Tutto sta nel mantenere sempre sotto controllo l’indice glicemico (IG) di un frutto: è bene evitare l’anguria, che ha un GI di 72, l’ananas, di 66, il succo di frutta, tra i 40 e i 68, e la frutta secca, che ha un IG di 64.

Via libera invece a mirtilli (IG basso: 25), arance (40), fragole (41), avocado (15), ciliegie (22), susine (24), pompelmo (25), pere (30), mele (36), pesche (40), banane (52) e lamponi (53).

Le persone con il diabete di tipo 2, inoltre, devono riempire i propri piatti con verdure prive di amido, di modo da poter assaporare un dessert di frutta a fine pasto o come snack.

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Combinare verdure non contenenti amido e frutta può difatti aiutare ad abbassare il rischio di picchi di glucosio (zuccheri) nel sangue alla fine di un pasto.

Optiamo sempre per cibi contenenti «grassi buoni», che promuovono l’assorbimento di antiossidanti e sostanze nutritive importanti. Evitiamo invece i succhi di frutta preconfezionati, che contengono ingredienti non desiderati, in favore di frutta fresca, di stagione.

Distribuiamo la frutta correttamente durante tutto il corso della giornata: una o due porzioni a colazione, poi come snack o merenda.