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Esprinet: analisi tecnica della giornata

Ribasso senza fine per Esprinet (Londra: 0NFS.L - notizie) , arrivato quasi a testare il successivo sostegno a 5,40 euro (5,51 euro prezzo min. del giorno). In 1 mese il titolo è passato da 8,60 a 5,51 euro. Il quadro tecnico resta ancora in mano ai ribassisti e anche recuperi fino a quota 6,10 euro non modificheranno la struttura ribassista che per subire variazioni significative dovrà attendere il superamento di 6,70 euro in chiusura di seduta (con tenuta di almeno 3 sedute). Molto più vicino è il livello critico (5,40 euro) dal quale i corsi dovranno allontanarsi al più presto per non incappare in ulteriori affondi. Sotto quota 5,40 euro, in chiusura di seduta, infatti, probabile il test a 5,26 e 5,13 euro ( successivamente, con quest’ultima violazione, fino a 4,975 euro). Il titolo in 6 mesi ha ceduto il 33%, il 25% in 12 mesi, mentre in 3 anni ha guadagnato il 60% ed il 21% in 5 anni (dal 2002 ad oggi +312%).

Medie mobili esponenziali:

il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.

Evoluzione prevedibile della gestione

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La crescita registrata dall’economia dell’Eurozona nel primo trimestre (+0.5% rispetto al primo trimestre 2015, fonte: Eurostat, aprile 2016) è ancora minata dalla debolezza del sistema bancario e dall’inflazione che è tornata negativa, al punto che le nuove previsioni sembrano puntare ad una fase di ulteriore rallentamento. I segnali di maggiore vivacità di alcuni paesi, tra cui la Spagna, e la debolezza di altri, come la Germania, si riflettono solo in parte nell’andamento del mercato della distribuzione ICT che si è caratterizzato, come da attese del management, come un trimestre debole sotto il profilo dei ricavi e stressato sotto il profilo della marginalità di prodotto.

In Europa, il fatturato dei distributori si è ridotto del -1% nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2015. La Spagna risulta essere il mercato più performante (+2% anno su anno) mentre la Germania è stabile e il Regno Unito è in leggera crescita (+1,3%). La Francia segna il risultato peggiore tra i paesi “top” con un -4% anno su anno e con eccezione della Svizzera e della Finlandia, praticamente tutti gli altri paesi girano in negativo (tra cui Polonia, Paesi Bassi, Danimarca, Portogallo, Norvegia). In questo contesto il mercato italiano è risultato poco meno che stabile (-0,1%). Tra i settori più colpiti dal rallentamento certamente la telefonia e l’intero segmento dei “PC-client”. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) primo caso il fenomeno è perlopiù ascrivibile ad un ritardo nel lancio di alcuni prodotti di punta di vendor primari, inizialmente previsti per la prima parte dell’anno. Questo ritardo ha causato un rallentamento della domanda sui prodotti già esistenti causando una flessione delle vendite e conseguenti tensioni sui margini di prodotto collegati alla competizione di canale anche finalizzata a ridurre i livelli di scorte in attesa degli arrivi dei nuovi modelli. Sul fronte PC – desktop e notebook – le vendite non hanno raggiunto le aspettative dei fornitori generando una volta ancora fenomeni di “overstocking”, e successiva pressione sui prezzi, soprattutto in ambito consumer.

A conferma di quanto sopra, in Italia, paese nel quale Esprinet si posiziona al primo posto nel mercato, i distributori sono stati rallentati dall’andamento negativo della telefonia (-6,5%) e desktop (-6.6%). La quota di mercato del Gruppo non ha confermato i livelli record dell’ultima parte del 2015 ma è rimasta sulla media degli ultimi 2 anni, calando di circa 1%. In Spagna il mercato è cresciuto complessivamente del 2% spinto dal software (+11%) e dal segmento “data center” (+48%) che sta finalmente rafforzandosi. In negativo la telefonia che, al netto di Apple (Londra: 0R2V.L - notizie) , fa segnare un -9,8% anno su anno. Esprinet Iberica tocca il suo massimo livello nel primo quarto, crescendo di quasi +3.5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2015, crescendo sia sul canale “retailer” che in quello dei piccoli-medi rivenditori di informatica.

Le (Taiwan OTC: 8490.TWO - notizie) attese di un trimestre difficile per il mercato non potevano non riflettersi negativamente sull’andamento di un Gruppo leader in Italia e stabilmente incluso nei primi tre posti in Spagna. La pressione sui margini di prodotto registrata nel primo trimestre era in parte prevista in particolare nel segmento telefonia (Samsung, nello specifico) e nell’area consumabili, quest’ultima ritornata su livelli di redditività medio-normali dopo gli extra-profitti ottenuti nel primo trimestre del 2015 per effetto dei progressivi rialzi di prezzo decisi dai principali produttori a seguito della dinamica del tasso di cambio euro-dollaro. La prospettiva del management sul 2016 vede una prima metà dell’anno sotto pressione e una seconda parte più favorevole, il tutto dovuto al dispiegarsi di alcune iniziative volte a migliorare la marginalità in particolare su alcune linee di prodotto quali ad esempio i prodotti a “valore”, ed al previsto atteggiamento più favorevole atteso da parte dei fornitori che si prevede possano tornare a sostenere il margine del canale una volta riassorbiti i fenomeni di “overstocking”.

Si segnala in particolare che già nel primo trimestre la controllata Celly è tornata in utile operativo, rispetto al risultato negativo dello stesso periodo del 2015, a dimostrazione del fatto che le scelte operate nella seconda parte dello scorso anno si stanno rivelando corrette. Ora ci si attende un continuo miglioramento nel corso dei prossimi trimestri. Escludendo l’effetto delle acquisizioni di EDSLan e Vinzeo, il Gruppo si attende una crescita, sia pur modesta, sul fronte dei ricavi. La redditività sconta una caduta dei margini del primo trimestre particolarmente marcata e non permette ancora di garantire con adeguata confidenza il pieno raggiungimento dei target di crescita di redditività ipotizzati in sede di budget. Le iniziative strategiche del Gruppo, basate sull’importanza della quota di mercato relativa, si sono tradotte nell’acquisizione completata nel segmento “valore” in Italia di EDSlan e nell’annunciata acquisizione di Vinzeo in Spagna (per la quale si attende il via libera dell’anti-trust). Quest’ultima operazione permetterà ad Esprinet di divenire il primo gruppo distributivo nel mercato iberico. Il nuovo volto e gli obiettivi di crescita del Gruppo, le sinergie derivanti dall’acquisizione spagnola, e il ruolo di protagonista nel continuo processo di consolidamento del mercato in Europa, saranno oggetto di un piano industriale che verrà reso pubblico nella seconda parte dell’anno.

Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online