Fabrizio Corona ancora nei guai per soldi: rinvio a giudizio
Si complica la situazione del re dei paparazzi che lo scorso 10 ottobre ha visto spalancarsi nuovamente le porte del carcere con l'accusa di intestazione fittizia di beni, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e violazione delle norme patrimoniali relative alle misure di prevenzione, accusa scattata dopo che erano stati scoperti oltre 2,6 milioni di euro nascosti tra alcune cassette di sicurezza in Austria e la controsoffittatura dell'appartamento di una sua collaboratrice, Francesca Persi, attualmente ai domiciliari, anch'essa a giudizio perché sospettata di essere una prestanome.
La difesa di Corona
Immediata la risposta di Corona che ha sottolineato la sua innocenza e giustificando la somma come soldi percepiti regolarmente visto che, come lui stesso si è definito, è un lavoratore “forsennato”: la tesi della difesa si basa sul fatto che il fotografo era intenzionato a denunciare quei capitali, visti i termini ancora utili per farlo, . Non la pensano evidentemente così i giudici della Procura di Milano, il procuratore aggiunto Ilda Boccassini e il pubblico ministero Paolo Storari, i quali, dopo aver chiuso le indagini, hanno chiesto il rinvio a giudizio per l'ex fotografo dei vip. Secondo l'accusa, infatti, il denaro non sarebbe frutto del lavoro dal momento che il fotografo risultava solo collaboratore di Atena, società d comunicazione che ufficialmente lo avrebbe pagato con un fisso mensile.
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