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Ferrari crolla: Morgan Stanley lo scarica, Equita resta in sella

Una seduta lacrime e sangue quella odierna per Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) che, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un frazionale rialzo dello 0,05%, quest'oggi viene colpito da una pioggia di vendite che lo costringono ad occupare l'ultima posizione nel paniere del Ftse Mib. Non più tardi di ieri il titolo si è spinto nell'intraday ad aggiornare il suo massimo storico, con top a 99,2 euro, dal quale però sta ripiegando bruscamente, riportandosi su valori lasciati alle spalle nella prima metà di agosto.

A circa un'ora dalla chiusura delle contrattazioni odierne, Ferrari viene scambiato a 91,75 euro, con un affondo del 6,14%, alimentato da elevati volumi visto che fino ad ora sono transitate sul mercato oltre 2 milioni di azioni, più del doppio della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 750mila pezzi.

Morgan Stanley (Xetra: 885836 - notizie) boccia il titolo: ecco perchè

Ferrari subisce una pesante battuta d'arresto pur confermandosi uno dei migliori a Piazza Affari da inizio anno, con un rialzo ad oggi di circa il 64% rispetto ai valori della fine del 2016.
Ad imporre questa pesante retromarcia al titolo contribuisce senza dubbio la bocciatura arrivata da Morgan Stanley, i cui analisti hanno deciso di cambiare radicalmente strategia su Ferrari, con un rating che passa da "overweight" ad "underweight" e un prezzo obiettivo a 100 dollari.

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La banca americana segnala che Ferrari da inizio anno ha raddoppiato il suo valore e ora presenta un potenziale di downside del 14% rispetto al fair value da essa indicato.
I prezzi correnti non rappresentano più un'occasione d'acquisto almeno secondo Morgan Stanley che continua ad apprezzare Ferrari, definendola una società solida e unica. Gli analisti guardano con favore alla forza del brand, alla generazione di cassa e al potenziale di crescita dei ricavi, ma nel corso di quest'anno la situazione è cambiate in maniera rilevante.

Due minacce all'orizzonte per Ferrari

A detta di Morgan Stanley infatti tutti quei fattori che hanno reso Ferrari allettante ai suoi occhi, ora sono ampiamente scontati dal mercato, vista la valutazione raggiunta dal titolo.
L'entusiasmo degli analisti è anche frenato da due minacce all'orizzonte: una è la crescente competizione di alcuni marchi come McLaren, Aston Martin e Lamborghini, l'altra è rappresentata dal potenziale ingresso di Ferrari nel mercato dei suv. Con riferimento a quest'ultimo aspetto, secondo gli analisti da una parte si potrebbero registrare buone vendite per il prodotto, ma dall'altra il brand sarebbe e posto a segmenti di mercato e consumatori non conosciuti fino ad ora.

Equita SIM resta bullish e alza stime e target price

A scommettere ancora su Ferrari è invece Equita SIM che non più tardi di due giorni fa ha presentato un report nel quale ha ribadito la raccomandazione "buy" sul titolo, con un target price rivisto al rialzo da 85 a 110 euro.
Gli analisti hanno alzato le stime di medio termine incorporando gli effetti della nuova famiglia di "utility vehicle" che Marchionne ha confermato essere allo studio e le nuove ibride dal 2019.

Le previsioni sull'Ebitda sono state aumentate in media dell'8% per il periodo 2019-2022, mentre quelle sull'utile per azione nell'ordine del 6%. Di (KSE: 003160.KS - notizie) conseguenza è stato rivisto il fair value di Ferrari, per la prima volta in linea con i multipli di Hermes, che gli analisti ritengono giustificati sia dalla recente performance operativa sia dalle caratteristiche uniche di Ferrari.
Secondo Equita SIM il piano quinquennale che verrà presentato nel primo trimestre del prossimo ano si focalizzerà sulle variabili per arrivare all`Ebitda margin del 36/37% che Marchionne ha indicato come obiettivo.

I principali driver per il gruppo

Per gli analisti i principali driver saranno la crescita dei volumi e la forte leva operativa, l'aumento dei prezzi, in media +2/3% per anno sull`intero portafoglio, il miglioramento del mix, la crescita delle personalizzazioni con margini superiori alla media e il risparmio dei costi.

Equita SIM spiega che la view bullish su Ferrari è giustificata alla luce della elevata visibilità della crescita dell'utile per azione e del miglioramento del free cash flow, ritenendo che tutte le principali variabili siano sotto il diretto controllo del management tranne il cambio.

Il buy è inoltre motivato in vista del probabile acquisto di una quota della Formula 1 e dal fatto che gli analisti non includono nelle stime l'upside legato all'estensione del brand e agli effetti positivi del tax-rate.

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