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forex, dollaro estende perdite, banche centrali si uniscono a Fed in rialzo tassi

L'illustrazione mostra le banconote del dollaro statunitense

WASHINGTON/LONDRA (Reuters) - Il dollaro si avvia verso la più lunga serie di sedute negative degli ultimi due anni e mezzo, dopo che Federal Reserve ha lasciato intendere di essere vicina a una pausa nel percorso di aumento dei tassi d'interesse, mentre la Banca centrale svizzera e Banca d'Inghilterra hanno proseguito con ulteriori aumenti dei tassi.

La Fed ha alzato ieri i tassi di riferimento di 25 punti base, come previsto, facendo riferimento a "alcuni ulteriori" aumenti ma non più a "continui aumenti", osservando che la fiducia vacillante nelle banche influisce sull'economia.

I futures sui Fed Fund prevedono ora circa il 50% di possibilità di un ulteriore rialzo di un quarto di punto, mentre nella zona euro i mercati vedono circa 50 punti base di ulteriore inasprimento.

Il divario spinge l'euro al nuovo massimo da sette settimane a 1,0903 dollari, dopo sei sessioni consecutive di apprezzamento.

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L'indice del dollaro, che misura il biglietto verde rispetto ad altre sei valute, perde lo 0,31% a 102,120, sesto calo giornaliero consecutivo.

Banca d'Inghilterra ha aumentato i costi di finanziamentodi 25 punti base oggi, in linea con le aspettative, precisando che se si dovessero intensificare le pressioni sull'inflazione si renderebbe necessario un ulteriore aggiustamento al rialzo del costo del denaro.

La sterlina guadagna lo 0,41% rispetto al dollaro, attestandosi a 1,2319 dollari, dopo aver toccato un massimo di sette settimane a 1,2341 dollari.

Anche la Banca centrale svizzera ha alzato il tasso di riferimento di 50 punti base, cercando di bilanciare lotta all'inflazione e timori per le turbolenze dei mercati finanziari e ribadendo di essere disposta, se necessario, a intervenire sul mercato valutario.

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Alessia Pé)