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Ftse Mib: scenario immutato, ma urge chiarezza sui tassi Usa

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista a Pietro Paciello, Head of Business Development and Chief Analyst presso Tier1FX, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione di Piazza Affari e sulle strategie da seguire per diversi titoli. Pietro Paciello è autore del libro appena pubblicato TRADING PLAN. Per info clicca qui

Da venerdì scorso il Ftse Mib è ritornato nel mirino dei ribassisti, con un ribasso che lo ha portato ben al di sotto dei 17.000 punti. Cosa è cambiato per il mercato e quali sono le sue previsioni nel breve?

Il mercato è ancora in balia dell'andirivieni costante di smentita o accelerazione della dinamica tassi di interesse Usa. per cui è succube di questa situazione. Sappiamo che un costo del denaro in aumento non piace alle Borse e le smentite o comunque le interpretazioni più o meno interessate ai dati macro Usa non molto forti avevano creato un clima positivo perchè si è pensato che la Yellen avesse potuto rivedere le sue posizioni sui tassi americani.

Poi è arrivato il presidente Draghi che rispetto al passato ha avuto un atteggiamento molto low profile e non ha inondato il mercato di nessuna forma di liquidità, a dimostrazione del fatto che sta aspettando le mosse degli americani.

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C'è stato poi il presidente della Fed di Boston che ha invitato a non illudersi, riportando in primo piano la minaccia di un rialzo dei tassi Usa e poi c'è stato un altro membro del FOMC che ha palesato qualche incertezza su una stretta monetaria a breve.
Questo andirivieni abbastanza schizofrenico di dichiarazioni sta mandando in confusione il mercato, tanto che il Ftse Mib ha tentato una tenuta millimetrica di area 17.000, ma senza successo per ora.

Personalmente non vedo il dollaro debole e quindi sono ancora sorpreso di questa negatività dei mercati che non si abbina alla debolezza del biglietto verde. Questo mi fa pensare che sia ancora un quadro in piena evoluzione e come tale lo sto giudicando.
A Piazza Affari starei attento alle false rotture dopo che il Ftse Mib oggi aveva avuto una partenza positiva, salvo poi ripiegare. Il mercato ha bisogno disperatamente di vedere una soluzione allo scenario dei tassi di interesse Usa e in attesa di ciò si muove in maniera un po' compulsiva, rendendo difficile un'interpretazione chiara.

Lo scenario a Piazza Affari non è cambiato e a mio avviso bisogna guardare con attenzione all'area dei 16.660/16.650 punti, perchè una chiusura al di sotto di questo livello tarperà le ali all'ipotesi rialzista, mentre una tenuta della suddetta soglia dovrebbe proiettare i corsi verso i 17.600 punti.

Non credo che nessuna Borsa in questo momento abbia la forza per risalire in assenza di una definizione dello scenario sui tassi americani. Se questa variabile non evolverà, i continui cambiamenti di umore e di direzione saranno all'ordine del giorno.

La struttura del Ftse Mib nel medio termine rimane improntata al rialzo, ma l'esperienza insegna che quando una dinamica tarda ad arrivare, anche la migliore analisi deve soccombere rispetto all'evidenza.
L'indice è tornato pericolosamente oggi sul livello di supporto e la chiusura odierna può essere davvero importante.

Nel settore bancario come valuta l'attuale impostazione di Banca Popolare di Milano e Banco Popolare che oggi salgono in controtendenza rispetto al mercato?

Banca Popolare di Milano sta avendo un comportamento abbastanza interessante non solo da oggi. Il titolo è salito su una logica divergenziale e ha frenato il suo allungo in prossimità della resistenza di medio-lungo termine.
Serve ora una chiusura netta e decisa sopra 0,405 euro e credo che il titolo stia viaggiando un po' per dinamiche interne, con una buona impostazione.

Oltre quota 0,405 euro si apriranno spazi di crescita interessanti e il primo obiettivo è il gap-down che è rimasto aperto in area 0,47 euro.
La debolezza di lungo termine strutturale arriverebbe inevitabilmente in caso di mancato superamento della resistenza a 0,405 euro, riportandosi sotto 0,327 euro, ma al momento ritengo tale ipotesi poco probabile.

Meno pulito e meno ben costruito lo scenario di Banco Popolare che sta vivendo una grande fase laterale che può significare tante cose.
Il titolo a mio avviso ha un'impostazione tecnica poco rischiosa perchè ha un evidente supporto dinamico in area 2,2 euro, per cui sotto questo livello si può stoppare velocemente e con un sacrificio percentuale molto basso.

Se al contrario il titolo dovesse proseguire in questo tentativo di consolidamento e dovesse sfogare verso l'alto questa zona di congestione, non esclude che Banco Popolare possa rapidamente apprezzarsi, andando a chiudere il gap-down lasciato aperto nel mese di giugno, quindi arrivare fino all'area di 2,85 euro.

Se si crede che il mercato possa ancora allungare bisogna cercare operazioni caratterizzate da uno stop molto stretto e da un potenziale rendimento molto alto e sicuramente Banco Popolare e Banca Popolare di Milano hanno questi requisiti.

Come valuta gli spunti positivi offerti oggi da due temi del lusso come Luxottica e Moncler?

Sono posizionato long su Luxottica da molto tempo e un po' tutti ci aspettiamo che reagisca, visto che il titolo aveva un grande supporto dinamico sul settimanale nonchè una bellissima divergenza rialzista.
Il titolo però è stato un po' abbandonato dagli investitori che oggi lo rivalutano sulla scia della promozione di Deutsche Bank.

Luxottica non viene coperto e non è preso nella giusta considerazione, ma a mio avviso vale ancora la pena tenerlo in portafoglio, facendo scattare uno stop sotto i recenti minimi a 41,4 euro. Tecnicamente il titolo potrebbe e dovrebbe fare molto bene, ma è molto lunga la gestazione di questo impulso rialzista.

Moncler oggi sta performando bene, ma è anche giusto evidenziare che rispetto ad altri titoli che stanno perdendo in maniera copiosa negli ultimi tempi, mantiene una buona impostazione rialzista.
Il titolo ha un supporto dinamico di grande valenza a 14,5 euro e quindi fino a quando si muoverà al di sopra di quest'area sarà potenzialmente immune da sorprese negative.

Un potenziale target di questo allungo lo troviamo in corrispondenza dell'ultimo massimo relativo a 16,15 euro. Si tratterà di un test molto importante perchè più volte il mercato in quella zona ha ritirato le posizioni, per cui un eventuale superamento dei 16,15 euro in chiusura potrebbe favorire un'ulteriore accelerazione.
Moncler non è da acquistare ora perchè ha allungato troppo rispetto al potenziale stop loss, per cui l'analisi appena fatta è valida per quanti hanno già il titolo in portafoglio.

Generali ha fallito il tentativo di riconquistare area 12 euro. Quali indicazioni ci può fornire per questo titolo?

Generali non è riuscito a riportarsi al di sopra dei 12 euro e questo non sorprende vista la sua forte correlazione con l'indice di riferimento. C'è da dire che il titolo ha ancora da chiudere un gap a 12,5 euro, mentre il supporto dinamico di medio-breve transita in area 11,2 euro.
La tenuta di questo livello continua a mantenere Generali in un'ipotesi di medio-breve potenzialmente rialzista, ma sotto gli 11,2 euro bisognerà mollare la presa.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Mi preoccupa un po' la situazione tecnica di ENI e dei petroliferi in generale, perchè se è vero che il canale rialzista che si vede sul grafico allegato ha la sua valenza, è altrettanto vero che con l'andamento odierno il titolo sta rompendo un supporto dinamico molto importante, per cui entra in una dinamica distributiva abbastanza evidente.
Gli effetti negativi sono due, uno sul titolo stesso e l'altro sull'intero paniere, visto il peso del titolo sul Ftse Mib. Starei molto attento alla situazione di ENI che è sceso al di sotto dei 13,5 euro, livello che aveva difeso in extremis ieri.

Occhio anche a Fca che aveva rotto al rialzo una grande resistenza dinamica, lasciando presagire allunghi strepitosi, ma il titolo è tornato indietro e sta pericolosamente testando il supporto dinamico di breve. Una chiusura sotto 5,77 euro è molto pericolosa per Fca, quindi chi avesse posizioni long farebbe bene a tirare i remi in barca sotto tale livello, perchè si decreterebbe il fallimento di questo potenziale breakout rialzista.

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