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Germania, terzo giorno di sciopero per metalmeccanici

Metalmeccanici in sciopero oggi a Berlino. REUTERS/Christian Mang (Reuters)

FRANCOFORTE (Reuters) - I lavoratori del settore industriale della Germania hanno iniziato il terzo giorno intero di sciopero sui temi della retribuzione e dell'orario di lavoro, incrociando le braccia in aziende come Mercedes-Benz, Porsche e Airbus.

L'astensione dal lavoro, che dovrebbe terminare questa sera, è l'ultima azione "di avvertimento" lanciata dal potente sindacato dei metalmeccanici IG Metall prima di un voto sull'eventuale prosecuzione delle iniziative di protesta che potrebbero costare alle industrie tedesche centinaia di milioni di euro in mancata produzione.

Tanto il sindacato quanto le aziende si sono detti disponibili a riprendere le trattative lunedì prossimo.

Alla luce della forte crescita dell'economia tedesca, sui massimi degli ultimi sei anni, e del minimo storico raggiunto dalla disoccupazione, l'IG Metall chiede un incremento salariale dell'8% su 27 mesi per 3,9 milioni di lavoratori.

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Il sindacato ha anche chiesto che i lavoratori possano ridurre le loro ore settimanali a 28 da 35 per prendersi cura dei figli, di persone anziane, di parenti malati, con la garanzia di poter tornare all'orario pieno dopo due anni.

Si tratta della più grande battaglia della IG Metall per un cambio di orario da quella del 1984 per abbassare l'orario da 40 a 35 ore.

Gli industriali hanno offerto un aumento salariale del 6,8%, ma hanno respinto, tra le altre cose, la richiesta di riduzione dell'orario a meno di poterlo aumentare quando necessario.

Quasi 200.000 lavoratori in oltre 100 aziende tra cui MAN e Ford hanno aderito allo sciopero di 24 ore mercoledì e giovedì, secondo IG Metall.

Alla fine della giornata odierna il numero dovrebbe salire a 260 aziende.

L'istituto economico DIW ha stimato che gli scioperi potrebbero costare all'industria nel complesso 62 milioni di euro al giorno di ricavi persi, ipotizzando l'adesione a un giorno di sciopero di circa 50.000 lavoratori, in media 200 per azienda.

Parallelamente, l'IG Metall ha minacciato di bloccare la produzione di auto della Volkswagen se non saranno concessi aumenti significativi delle buste paga.

Dopo lunghe trattative senza frutti, più di 20.000 lavoratori dello stabilimento principale di VW a Wolfsburg hanno interrotto ieri per due ore i loro turni dando il via al primo sciopero "di avvertimento" nel gruppo dal 2004.

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