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Giappone, inflazione vicina a massimi ultimi 2 anni, BoJ segnala pressione sui prezzi

Un passante davanti alla sede della Bank of Japan

TOKYO (Reuters) - I prezzi al consumo 'core' del Giappone sono saliti dello 0,5% a dicembre rispetto a un anno prima, segnando un incremento per il secondo mese consecutivo al ritmo più veloce in quasi due anni, segnale della crescita della pressione inflazionistica dovuta all'aumento dei costi del carburante e delle materie prime.

Il recente aumento dell'inflazione ha attirato l'attenzione dei responsabili della politica monetaria della Bank of Japan (BoJ), alcuni dei quali hanno detto che le aziende potrebbero iniziare a essere più aggressive nel trasferire i costi più elevati sui consumatori.

È quanto emerge dal verbale della riunione di dicembre indetta per fissare i tassi di interesse.

"È improbabile che il Giappone veda i salari aumentare bruscamente come negli Stati Uniti. Ma c'è una significativa possibilità che sia la crescita economica che l'inflazione possano superare le aspettative", ha detto un membro del consiglio della BoJ durante la riunione.

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L'aumento dell'indice dei prezzi al consumo core (Cpi), che esclude gli alimenti freschi volatili ma include i costi energetici, si è attestato leggermente al di sotto delle previsioni di mercato che indicavano un rialzo dello 0,6%. La lettura è stata in linea con l'aumento dello 0,5% di novembre, crescita più rapida dal febbraio 2020, secondo i dati del governo.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)