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Greggio, prezzi stabili, guerra Medio Oriente contrasta timori per domanda cinese

Un martinetto perfora il greggio del giacimento di Yates, nel bacino permiano del Texas occidentale

LONDRA (Reuters) - Il prezzo del benchmark globale Brent si mantiene stabile, intorno agli 82 dollari il barile, a causa di trend opposti, con le persistenti preoccupazioni geopolitiche in Medio Oriente e in Russia da una parte e i timori per il calo della domanda in Cina dall'altra.

Intorno alle 11,55, i futures sul Brent sono in rialzo di 6 centesimi a 82,13 dollari il barile, e il West Texas Intermediate (Wti) statunitense sale di 5 centesimi a 78,06 dollari.

"Il complesso petrolifero è in una modalità di attesa riguardo alla guerra di Gaza e ai conflitti nella regione, con un punto interrogativo sui piani militari di Israele, ora che il mese sacro musulmano del Ramadan sta iniziando senza un cessate il fuoco e un accordo sugli ostaggi", ha detto Vandana Hari di Vanda Insights.

Le importazioni di greggio della Cina sono aumentate nei primi due mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2023, ma sono state più deboli rispetto ai mesi precedenti, come hanno mostrato i dati di giovedì scorso, continuando una tendenza di diminuzione degli acquisti da parte del primo acquirente mondiale.

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Sul fronte dell'offerta, questo mese l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e gli alleati, collettivamente noti come Opec+, hanno concordato l'estensione al secondo trimestre dei tagli volontari alla produzione di petrolio da 2,2 milioni di barili al giorno.

(Tradotto da Camilla Borri, editing Claudia Cristoferi)