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INTERVISTA - Padoan: Italia non preoccupata dalla fine del Qe

Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan a Davos. REUTERS/Ruben Sprich (Reuters)

DAVOS, Svizzera (Reuters) - L'Italia non è preoccupata di quando finirà il programma di acquisto di titoli da parte della Banca centrale europea e ritiene che le sue banche ne potranno beneficiare. Lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan in una intervista a Reuters. La Bce ha deciso di ridurre l'ammontare del suo programma con cui ha già acquistato circa 1.500 miliardi di euro di titoli negli ultimi due anni e che durerà fino alla fine di quest'anno. Il ministro dell'economia dell'Italia, che ha uno dei più elevati debiti pubblici al mondo, non teme la prospettiva che possa interrompersi lo stimolo del Qe di Francoforte. "La cosa non ci preoccupa perchè stiamo gestendo la composizione del debito...ci siamo già avvantaggiati dei bassi tassi di interesse", ha detto al World Economic Forum a Davos. Padoan ritiene poi che la conclusione del programma della Bce potrà essere positiva per le banche italiane, che sono gravate da almeno 200 miliardi di euro di crediti in sofferenza, in quanto metterebbe fine a una fase di tassi particolarmente bassi. "Con tassi più elevati le banche avranno margini più ampi per fare profitti e questo aiuterà a migliorare i loro bilanci", ha detto Padoan. A proposito degli acquisti della francese Vivendi in Mediaset e della fusione tra il produttore di lenti Essilor e Luxottica che creerà un gruppo quotato a Parigi, Padoan ha detto che l'interesse nelle aziende italiane è un segnale della loro qualità. "C'è una certa paranoia nel dibattito", ha detto. "Il fatto che molte società italiane siano prese in considerazione è il segno che ci sono molte buone e redditizie società italiane". Quanto a Mediaset, Padoan dice: "Naturalmente stiamo seguendo quello che accade, ma si tratta di società private quindi il governo non ha nulla da fare o da dire". (Alessandra Galloni) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia