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Marò, Italia in contatto con Onu per violazione diritti umani India

I fucilieri di Marina Massimiliano Latorre (destra) e Salvatore Girone. REUTERS/Alessandro Bianchi (Reuters)

ROMA (Reuters) - Il ministro degli Esteri Emma Bonino ha giudicato oggi indispensabile aumentare le pressioni internazionali per risolvere la vicenda dei due fucilieri di marina italiani, trattenuti in India con l'accusa di avere ucciso due pescatori indiani, e in questa prospettitva l'Italia ha "avviato un contatto" anche con l'Onu per violazione dei diritti umani da parte di New Delhi. "E' indispensabile accrescere le pressioni internazionali che abbiamo costruito con grande lavoro e che non erano scontate", ha detto la Bonino in un'audizione alla Camera, apprezzando l'intervento presso l'India della Commissione europea e dell’Alto rappresentante per la politica estera Ue Catherine Ashton. L'Italia contesta innanzitutto all'India l'eventualità di processare i due militari italiani in base alla legge antiterrorismo che prevede la pena di morte. Il governo italiano ha "avviato un contatto con l'Alto commissariato per i Diritti umani dell'Onu per violazione dei diritti umani per quanto riguarda la mancanza di un capo di imputazione per i marò da parte dell'India dopo due anni, accompagnata da una restrizione della libertà", ha detto il ministro, spiegando che "l'Alto commissario per i Diritti umani si è riservata di valutare". Inoltre, "è stato aperto anche un dialogo che speriamo maturi in ambito Nato e Onu". (Roberto Landucci) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia