Ucraina, Ue valuta sanzioni a separatisti, più cauta nuovi passi contro Russia
BRUXELLES (Reuters) - L'Unione europea potrebbe imporre oggi nuove sanzioni ai separatisti in Ucraina dopo le elezioni tenute nell'est del Paese il 2 novembre, ma è improbabile che metterà in cantiere altre misure contro la Russia prima di dicembre. I ministri degli Esteri della Ue discuteranno oggi della risposta al voto, dopo avere sostenuto che non ha basi legali, di come favorire le riforme in Ucraina e impegnare la Russia a trovare soluzioni al conflitto. "Discuteremo su quale sia la migliore opzione oggi per reagire alle cosiddette elezioni del 2 novembre, che abbiamo tutti definito illegali e illegittime e che potrebbero richiedere alcune reazioni da parte dell'Unione europea", ha detto ai giornalisti l'Alta rappresentante per la politica estera della Ue, Federica Mogherini, arrivando alla riunione. Se nuove sanzioni saranno decise oggi, si potrebbero limitare ad aggiungere dei nomi alla lista dei separatisti filorussi a cui è impedito l'ingresso nella Ue e i cui beni detenuti nell'Unione sono congelati, come ha detto il ministro degli Esteri ceco Lubomir Zaoralek. Il collega italiano Paolo Gentiloni ha sottolineato come le sanzioni non possano essere un obiettivo, ma solo uno strumento di pressione per arrivare ad una soluzione politica della crisi. "Dobbiamo essere consapevoli che gli sforzi devono andare anche alla ricerca di una soluzione politica. Non esiste l'idea che si possa risolvere il problema solo con sanzioni o tantomeno con soluzioni militari. La fermezza è utile ad aprire il varco per un una soluzione politica", ha detto il titolare della Farnesina al suo primo consiglio Affari esteri della Ue. (Jan Strupczewski e Rober-Jan Bartunek) Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia