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Natural Gas in ripresa

Secondo gli ultimi dati meteo le temperature nel mese di gennaio nel Nord America dovrebbero subire una flessione a causa di un'alta pressione che si formerà sopra l'Alaska. Di (KSE: 003160.KS - notizie) conseguenza gli operatori si sono riversati nel mercato del Natural Gas, aprendo posizioni long.

All'inizio dell'autunno i prezzi avevano avuto uno storno piuttosto consistente, a seguito delle previsioni e delle temperature effettive più miti. Le previsioni meteo, che indicano invece per le prossime settimane condizioni termiche stagionali con basse temperature, dovrebbero portare a prelievi alle scorte, che in questa fase hanno raggiunto volumi consistenti.

Quindi chi opera in questo mercato, deve necessariamente controllare le previsioni per il mese successivo, in modo da comprendere l'eventuale azione dei prezzi.

Un altro aspetto di non poco conto è la dipendenza dell'Unione europea (UE) dalle importazioni di energia, in particolare di petrolio e più recentemente di gas, che rimane al centro delle preoccupazioni in merito alla sicurezza dell'approvvigionamento energetico.

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Sembra infatti che l’Olanda, attualmente il maggior produttore di NGas del Vecchio continente, consideri solo del 20% le riserve che può estrarre. Il governo, infatti, a causa dei terremoti causati dalle operazioni estrattive di gas naturale della Shell (Londra: RDSB.L - notizie) e della Exxon Mobil (Swiss: XOM-USD.SW - notizie) nell'area di Groningen, ha inoltre ulteriormente limitato la produzione di gas naturale dai 36,4 miliardi di metri cubi stabiliti nel 2015 a 24 miliardi di metri cubi. Ora nonostante negli ultimi anni l’Europa sia riuscita a limitare i consumi di gas, dopo questa decisione olandese, potrebbe rivelarsi necessario un aumento delle importazioni dalla Russia, con le naturali conseguenze geopolitiche derivanti da una richiesta di questo tipo.

Dall'inizio del 2016 il Ngas ha iniziato un percorso di crescita notevole che ha portato le quotazioni da un minimo di $1.610 MMBTU a un massimo di $3.88 MMBTU e una chiusura di anno in prossimità dei massimi a $3.737.

Il trend di lungo periodo rimane ancora in fase costruttiva con target area $4,00/4,100, mentre nel breve potrebbero continuare le prese di profitto viste nella prima seduta dell'anno, considerando la divergenza presente con l'indicatore di forza relativa. Poniamo particolare attenzione al supporto in area $3.13.

Autore: Carlo Vallotto Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online