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Piazza Affari ha nuova linfa vitale. Ecco i suoi punti di forza

Wall Street tentenna e Piazza Affari corre. Insieme a tutta l'Europa.

La situazione

Che i mercati stessero iniziando a sospettare di aver dato troppa fiducia a Trump senza pensare che il pericolo maggiore potesse arrivare da quel Congresso a maggioranza repubblicano, lo si era capito già giovedì dopo la prima votazione per la riforma dell'Obamacare, votazione andata fallita sia al primo che al secondo tentativo. Ad ogni modo per il mercato Usa nonè stato certo un momento di panico sebbene sui tremaggiori listini Usa, 2 abbiano chiuso in negativo, anche se minimo: il DJ ha perso lo 0,3% (20.596 punti), lo S&P500 in calo dello 0,08% (2.343 punti) e solo il Nasdaq (Francoforte: 813516 - notizie) ha festeggiato il segno più a +0,2% on 5.828 punti. Il tutto mentre al Congresso si ufficializzava un risultato che in tanti sospettavano: il presidente e il suo staff non hanno i voti necessari per far avanzare la loro proposta che è stata di fatto accantonata. Per questo motivo in molti hanno iniziato ad allontanarsi dall'orizzonte statunitense spostandosi in Europa. Altro paradosso: grazie alla questione politica, proprio il problema maggiore che il Vecchio Continente si era trovato a dover gestire. E a quanto pare anche con discreti risultati. Lontano, infatti, il pericolo del populismo olandese con la vittoria del primo ministro europeista Mark Rutte, vittoria che ha permesso, nel resto delle nazioni, di acquistare una maggior fiducia verso l'Unione. A testimoniarlo potrebbe essere anche la ritrovata serenità, almeno per il momento, sul fronte francese e, in particolare, su quelle elezioni che al primo turno verranno trionfare Marine Le Pen (Other OTC: PENC - notizie) del Fronte Nazionale ma che, alla fine dei conti, al secondo turno, vedono rafforzarsi la posizione di Macron. A questo si aggiunga anche la rassicurazione data da Mario Draghi per una politica espansiva della Bce (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) che continuerà con ogni probabilità fino alla fine del 2017 se non oltre.

I titoli delle Mid Cap

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Insomma, una serie di favorevoli circostanze che per Piazza Affari si sono moltiplicate grazie alle nuove regole e soprattutto alla view relativamente tollerante dell'Eurotower circa lo smaltimento dei NPL da parte delle banche. Non è infatti un mistero che il Ftse Mib veda nel comparto bancario una fetta preponderante dei propri rappresentanti e anche per questo motivo, ha visto una trionfante cavalcata verso i 20 mila punti, cavalcata che potrebbe non essere finita. Prima di tutto c'è da sottolineare che la soglia raggiunta sembra essere difesa strenuamente e anche rafforzatasi con l'ultima seduta visto che Milano venerdì scorso, pur chiudendo con un frazionale vantaggio dello 0,1%, è riuscita a raggiungere i 20.188 punti. Ma tra i protagonisti del mercato del Belpaese, non ci sono solo le banche, a sorprendere più di tutti sono stati i titoli a media capitalizzazione come Juventus (Milano: JUVE.MI - notizie) , Maire Tecnimont Rcs, Banca Ifis (Londra: 0NBX.L - notizie) , infatti, hanno potuto portare come dote un rialzo superiore o pari al 20% per il mese di marzo. Ancora meglio hanno fatto le piccole capitalizzate rappresentate da nomi come Dada (Milano: DA.MI - notizie) , Panaria, Dea Capital e Beghelli (Milano: BE.MI - notizie) .

I dividendi

Intanto a Piazza Affari si prepara la stagione dei dividendi con lo stacco di cedole che quest'ano appaiono particolarmente appetitose grazie a un totale che supera i 17 miliardi ovvero quasi il 9% in più rispetto al risultato del 2016 che non andava oltre i 15,9 miliardi. Quest'anno il Ftse Mib celebra dunque i suoi aristocratici ovvero quei titoli che hanno offerto dividendi sostenibili, stabili e per di più in costante aumento, per oltre 20 anni: nella classifica, sul podio, ci sono Vittoria Assicurazioni (Londra: 0NM8.L - notizie) (720 milioni di euro di capitalizzazione) con 20 anni consecutivi di dividendi in crescita o stabili e un dividend yield all'1,9%. Altro nome da citare, Recordati (Londra: 0KBS.L - notizie) : per la casa farmaceutica, che vanta una capitalizzazione di mercato di quasi 6,5 milioni di euro si parla di un dividend yield a 2,2% mentre, altro protagonista, con 19,8 milioni di euro di capitalizzazione e un dividend yield al 4%, è Atlantia (Londra: 0I2R.L - notizie) .

Chi rende di più

Secondo gli analisti, punto di vantaggio dei titoli tricolori, in generale, è il fatto che, per quanto non sottovalutati, non sono nemmeno cari se visti in confronto coni loro colleghi europei degli stessi settori (industriali in testa). I risultati migliori li hanno ottenuti i fondi che investono sul mercato italiano: numeri alla mano nel giro di 12 mesi il Fondo Symphonia azionario Small Cap Italia ha visto un +27,05% che sul ventaglio dei 3 anni ha sfiorato il 40% con 38,98%. Secondo quanto dichiarato al Sole24Ore dai gestori di Fondersel PMI i titoli da loro preferiti sono le utility (Ira ed Era) ma anche aziende leader degli industriali come De Longhi, e Tecnogym mentr tra i finanziari non bancari sono stati preferiti Cerved e Banca Ifis. Da Nextam Partner con il Nextam Italiana Selection si guarda alle mid cap con nomi come Brembo, Recordati, Amplifon (Londra: 0N61.L - notizie) , mentre si evitano i grandi nomi stile Eni (Londra: 0N9S.L - notizie) . Il motivo? Le mid cap, nel lungo periodo, hanno ancora margine di miglioramento.

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