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RES PUBLICA - Si scrive Nazareno, si legge Quirinale

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - Il comunicato congiunto emesso ieri sera dopo il nuovo incontro fra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi dice che la trattativa non coinvolge solo la legge elettorale ma ha un orizzonte che comprende tutta la legislatura. Lo si deduce dal passaggio in cui si spiega che "questa legislatura dovrà proseguire fino alla scadenza naturale del 2018". Quasi tutti i commentatori hanno letto in questo riferimento la volontà di costruire la maggioranza per eleggere il prossimo presidente della Repubblica. Berlusconi non incassa una legge elettorale a sua immagine e somiglianza, anzi proprio sulla riforma elettorale si sono segnati passi indietro, ma c'è comunque la volontà di andare avanti nel dialogo proprio per non disperderlo in vista della scelta del successore di Giorgio Napolitano. Il rapporto fra Renzi e Berlusconi è facilitato dal fatto che Beppe Grillo continua a chiamarsi fuori dalla partita. Anche ieri, in chiave presidente della Repubblica, ha lanciato segnali di distanza (il richiamo alle Quirinarie) piuttosto che di apertura. Questa volta se vorrà scombinare i giochi dovrà inserire sulla scena non un candidato che strizzi l'occhio alla sinistra Pd (come era successo con Stefano Rodotà) già scollata dal resto della maggioranza, quanto incrinare il fronte renziano e quello berlusconiano. Partita complicata, appena agli inizi. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia