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RES PUBLICA / Tutte le strade delle riforme ora passano dal Quirinale

Un'immagine del Quirinale. REUTERS/Alessandro Bianchi (Reuters)

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - Matteo Renzi ha ieri offerto un patto alle forze di maggioranza sulla riforma elettorale e sul "cronoprogramma" da oggi alle elezioni del 2018: un patto che parte dalle forze di governo e che si può poi eventualmente allargare a Forza Italia sulla legge elettorale. Secondo Francesco Verderami, sul Corriere della Sera, la solidità del patto starebbe nel fatto che si può poi allargare al metodo per eleggere il nuovo capo dello Stato a gennaio. Per Repubblica invece (sia per il punto di Stefano Folli sia per il retroscena di Goffredo De Marchis) Renzi accelera nel costruire un nuovo patto per la riforma elettorale per convincere Giorgio Napolitano a restare al Quirinale "pochi mesi in più", ipotesi alla quale crede poco lo stesso giornale. Come era prevedibile, tutto quello che succede sulla scena politica passa ora per la strada del Quirinale. La successione a Giorgio Napolitano è il catalizzatore di tutto il dibattito. Intanto un protagonista delle ultime elezioni quirinalizie ed eterno aspirante, Massimo D'Alema, ha fatto ieri sera a Otto e mezzo su La7 da Lilly Gruber una vendemmia di possibili candidati, battezzando fradici tutti gli acini che toccava: annata dura per il vino, ma quel poco che resterà sarà ottimo. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia