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Roma, in decreto 570 milioni, ma anche piano rientro debito

Un'immagine di Palazzo Chigi. REUTERS/Remo Casilli (Reuters)

ROMA (Reuters) - Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi un nuovo decreto legge sugli enti locali che consente tra l'altro al Comune di Roma di farsi anticipare dal commissario di governo 570 milioni di euro, evitando così un buco di bilancio. Lo indica il comunicato diffuso nel pomeriggio da Palazzo Chigi, dopo la riunione odierna del governo. La somma servirà a garantire l'equilibrio della parte corrente del bilancio sia per il 2013 che per il 2014. Roma incassa inoltre 6 milioni nel 2013, 6,5 nel 2014 e 7,5 nel 2015 per la raccolta differenziata. In cambio, il Campidoglio dovrà preparare dei piani di rientro pluriennali dal debito, con vincoli sull'acquisto di beni e l'assunzione di personale, possibili dismissioni del patrimonio immobiliare e di società partecipate non legate al servizio pubblico e anche la possibile liberalizzazione di servizi come la raccolta dei rifiuti o il trasporto locale. A controllare l'attuazione piano di rientro sarà il ministero dell'Economia. "Mi entusiasma, è quello che chiedo da diversi mesi", ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino su RaiNews 24, rispondendo alla domanda se non lo spaventi questa forma di "commissariamento" da parte del governo. "Desidero avere un piano di rientro preciso... non voglio governare spendendo soldi che non ho", ha detto ancora il sindaco di centrosinistra, che alle primarie per la guida del Pd ha sostenuto l'attuale premier Matteo Renzi. Renzi però ha aggiunto che Roma dovrebbe "vedersi attribuire un gettito superiore ad altre città, perché è la capitale". La notizia del nuovo decreto per gli enti locali e per la Capitale era stata già anticipata durante una conferenza stampa dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio. "La somma trasferita tra il commissario e il Comune di Roma resta uguale, ma le modalità sono differenti. Sono somme dovute al commissario che vengono anticipate, invece che diluite, per fare massa critica", ha detto Delrio. Mercoledì scorso il governo aveva ritirato il cosiddetto decreto "Salva Roma" per evitare l'ostruzionismo annunciato di Movimento Cinque Stelle e Lega Nord, che avrebbe impedito l'approvazione del provvedimento nei tempi dovuti. LE ALTRE MISURE Il decreto contiene inoltre una serie di misure per sanare la situazione degli enti locali che registrano "le situazioni più gravi" di dissesto finanziario. Per il comune di Napoli vengono sospese temporaneamente le procedure esecutive a carico. Per quanto riguarda il trasporto pubblico campano vengono vietate azioni esecutive verso società che gestiscono il tpl regionale fino al 30 giugno 2014. Le Regioni e gli enti locali che non hanno rispettato i vincoli finanziari posti alla contrattazione collettiva integrativa sono obbligati a recuperare integralmente le somme erogate a dirigenti e dipendenti. Il termine entro il quale le pubbliche amministrazioni devono cedere talune partecipazioni non funzionali è prorogato dagli attuali 4 a 12 mesi. "Per favorire gli investimenti, per gli anni 2014 e 2015 gli enti locali possono assumere nuovi mutui e ricorrere ad operazioni di indebitamento oltre il limite attualmente previsto e comunque per un importo non superiore alle aliquote di capitale dei mutui e dei prestiti obbligazionari precedentemente contratti e rimborsati nell'esercizio precedente", aggiunge Palazzo Chigi. Infine, il governo proroga fino al 31 marzo la sanatoria sulle cartelle esattoriali prevista dalla legge di Stabilità. (Giuseppe Fonte e Massimiliano Di Giorgio) Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia