Roma, Marino licenzia cda Atac, verso ricapitalizzazione

ROMA (Reuters) - Il sindaco di Roma Ignazio Marino, a capo di una giunta di centrosinistra, ha deciso di affrontare il dissesto del gruppo di trasporto pubblico locale, Atac spa, azzerando il suo cda e ha detto di avere l'intenzione di ricapitalizzare la società con il contributo della Regione Lazio. L'Atac, gravata da debiti e da un rosso di bilancio che richiedono nuovo patrimonio o l'avvio di una procedura fallimentare, è diventata uno dei simboli del degrado della capitale dopo che nelle ultime settimane un'agitazione dei dipendenti ha rallentato il servizio di bus e metropolitana, creando gravi disagi tra gli utenti. "Ho deciso di cambiare il cda di Atac e di allontanare tutti i dirigenti responsabili delle inefficienze", ha detto Marino in una conferenza stamoa in Campidoglio su Atac. Inoltre il sindaco ha invitato l'assessore ai Trasporti Guido Improta, del Pd, che da tempo ha preannunciato le sua volontà di dimettersi, di farsi realmente da parte, in modo da favorire un cambio di rotta. L'inchiesta su Mafia capitale, che sta indagando amministratori della precendente giunta di centrodestra e dell'attuale per un presunto sistema di tangenti e malaffare, non ha coinvolto direttamente Marino ma ha provocato le dimissioni di alcuni assessori, mentre la sopravvivenza della sua giunta è appesa ad una decisione del ministro dell'Interno circa il commissariamento del Comune. "Ho scelto, condividendo la decisione con [il governatore del Lazio] Nicola Zingaretti, di affrontare i problemi finanziari di Atac con una nuova ricapitalizzazione che sfiora i 200 milioni di euro, in beni e denaro liquido, di cui si è fatto carico il Comune con l'approvazione dell'assestamento di bilancio", ha aggiunto il sindaco davanti ai giornalisti, preannunciando anche che si metterà alla ricerca di un "partner industriale" di minoranza per l'azienda. ((Redazione Roma, Reutersitaly@thomsonreuters.com, +390685224395, Reuters.messaging: roberto.landucci.thomsonreuters.com@reuters.net)) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia