Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 7 hours 1 minute
  • Dow Jones

    39.308,00
    -23,90 (-0,06%)
     
  • Nasdaq

    18.188,30
    +159,54 (+0,88%)
     
  • Nikkei 225

    40.913,65
    +332,89 (+0,82%)
     
  • EUR/USD

    1,0813
    -0,0001 (-0,01%)
     
  • Bitcoin EUR

    52.807,04
    -2.878,49 (-5,17%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.190,10
    -71,08 (-5,60%)
     
  • HANG SENG

    18.028,28
    +49,71 (+0,28%)
     
  • S&P 500

    5.537,02
    +28,01 (+0,51%)
     

Scenario precario a Piazza Affari: come affrontarlo al meglio?

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cirillo, analista tecnico di Alfa Scf, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Dopo essere stato respinto in più di un'occasione dall'area dei 19.200, il Ftse Mib ha avviato una discesa in direzione dei recenti minimi. Si aspettato un peggioramento dello scenario a Piazza Affari?

L'indice Ftse Mib a mio parere non sta vivendo un momento felice. La perdita dei 19.300 punti a fine gennaio sicuramente ha tolto slancio al movimento posto in essere a cavallo tra la fine del 2016 e gli inizi dell'anno in corso.
Al momento ci troviamo in uno scenario che io definirei neutro-negativo e quindi attribuisco maggiori probabilità ad un nuovo testi di area 18.400, la perdita della quale potrebbe condurre il Ftse Mib in prossimità dei 17.500 punti.

L'andamento di Piaza Affari è dettato dai fattori geopolitici che nuovamente sembrano aver monopolizzato l'attenzione degli operatori. Probabilmente già a fine mese si saprà qualcosa in più sulla riforma fiscale annunciate dal presidente americano Donald Trump.
Anche in questo caso forse sono maggiori i rischi da parte degli investitori di essere delusi piuttosto che essere sorpresi positivamente dalle manovre che potrà annunciare il nuovo presidente.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Credo che con tutta probabilità i listini azionari stiano già scontando uno scenario molto positivo, per cui ritengo si corra più il rischio di assistere ad una correzione, qualora le parole di Trump non andassero nella direzione sperata dagli operatori.
Siamo quindi ancora una volta in uno scenario precario che va gestito con molta cautela e adottando tutte le precauzioni del caso, quali ad esempio l'utilizzo di strumenti di copertura per le posizioni attualmente in essere sull'azionario.

Una conferma della fragilità del quadro attuale la troviamo nel recupero del Bund future, quindi nella discesa del rendimento vista nelle ultime sedute. Anche l'oro che continua a salire rappresenta un porto sicuro per gli investitori, per cui in questa fase è bene stare molto attenti a tutti i movimenti degli indici principali.

Tornando al Ftse Mib, segnaliamo il supporto statico fondamentale dei 18.400 punti, la cui tenuta sarà cruciale per evitare un nuovo test dei 17.500 punti. Al rialzo la prima resistenza è quella dei 19.300 punti, oltre cui le quotazioni tornerebbero nel rettangolo formatosi tra la fine del 2016 e gli inizi del 2017, con la possibilità di assistere ad un recupero fino ai recenti massimi in area 19.800. Anche in quel caso non mi sentirei di definire lo scenario positivo, ma al massimo neutrale.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario ci sono dei titoli che sta seguendo con più interesse di altri in questa fase di mercato?

Partiamo da Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che presenta uno scenario negativo, non fosse altro per il fatto che i corsi hanno violato il lato inferiore del canale crescente delineatosi da luglio scorso. Ritengo possano esserci discrete opportunità di acquisto qualora Intesa Sanpaolo arrivasse a testare i 2 euro in prima e gli 1,8 euro in caso di discesa più pronunciata.
Quanto alle resistenze, un ritorno in prossimità dei 2,4 euro sarebbe molto positivo per il titolo che oltre tale soglia potrebbe spingersi fino ai 2,6 euro. Al momento la mia view su Intesa Sanpaolo però è abbastanza negativa.

Sto seguendo anche Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che nelle ultime settimane ha visto un'evoluzione abbastanza negativa, con diverse chiusure in rosso. Il titolo continua a scambiare non lontano dai 3 euro, ma nel breve mi aspetto un approdo in area 2,5 euro e come nel caso di Intesa Sanpaolo la debolezza potrebbe essere sfruttata per iniziare ad aprire delle posizioni lunghe su Ubi Banca.
Un ritorno delle quotazioni in modo stabile al di sopra dei 3 euro potrebbe condurre il titolo fino ai 3,5 euro, oltre il quale si potrà tornare a guardare alla soglia dei 4 euro.

Nel settore del risparmio gestito come valuta i recenti movimenti di Banca Mediolanum e Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) ?

Banca Mediolanum ha vissuto le ultime tre sedute in modo molto negativo, passando dai 7 euro ai 6,2 euro. Ritengo che nella fascia compresa tra i 6 e i 5,6 euro questa fase di storno possa essere sfruttata per ipotizzare degli ingressi long sul titolo.

I principali oscillatori e mi riferisco in particolare all'Rsi a 14 periodi sul grafico giornaliero, sono già in una posizione di ipervenduto, raggiunta molto rapidamente, e questo potrebbe favorire in caso di ulteriori ribassi una situazione di stress e quindi un'opportunità di acquisto.
Per i livelli resistenziali statici guarderemo ai già citati 7 euro e in seconda battuta ai 7,6 euro.

Azimut ha subito un ribasso meno pronunciato, ma anche in questo caso è avvenuto in modo rapido e con dei volumi molto consistenti. Il titolo si trova già in prossimità di un'area supportiva piuttosto rilevante e mi riferisco alla fascia di prezzo compreso tra i 15,6 e i 16 euro.

E' auspicabile, al fine di poter acquistare Azimut a prezzi più convenienti, che si presenti un'opportunità di shopping in seguito ad una nuova correzione che conduca i corsi almeno fino ai 15 euro.
Per le resistenze, in corrispondenza delle quali poter ipotizzare le posizioni long eventualmente aperte durante questa fase di debolezza, ne segnaliamo una a 17,5 euro prima e in seguito a 18 euro.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Vorrei analizzare Fca che presenta un'impostazione di medio periodo molto positiva. Dall'anno scorso il titolo è passato dai 6 agli 11 euro e all'inizio del 2017 ha vissuto una fase di estremo ipercomprato smaltito velocemente anche in questo alle notizie relative a possibili scandali sulle emissioni dei veicoli.

Al momento suggerirei di monitorare Fca in quanto sembra essere già evidente una divergenza ribassista, perchè tra gennaio e febbraio troviamo due massimi crescenti in corrispondenza dei 10,5 e degli 11 euro, con un Rsi che invece presenta un'inclinazione negativa.

Monitorerei quindi il titolo per sfruttare eventuali correzioni fino ai 9,5 euro prima o addirittura in direzione degli 8,5 euro in seconda battuta, per valutare degli acquisti.
Sicuramente a livello resistenziale il massimo relativo posto a 11,2 euro, segnato la scorsa settimana, rappresenta un ostacolo non facile da superare.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online