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Stretta di Natale, ecco il possibile calendario dei divieti

(Photo by Andrea Verdelli/Anadolu Agency via Getty Images)
(Photo by Andrea Verdelli/Anadolu Agency via Getty Images)

Il governo non ha ancora deciso quale linea adottare durante le feste natalizie per contenere la pandemia di Covid-19. L’esecutivo si trova infatti di fronte a un bivio: scegliere la strada più soft, con la zona rossa solo nei giorni festivi e prefestivi fino al 3 gennaio, oppure la via più dura, che prevede di applicare un’unica misura dal 24 dicembre al 6 gennaio.

Il ministro Boccia ha comunicato alle regioni che la scelta (la prima opzione al momento appare la più probabile) verrà comunicata nelle prossime ore, non più tardi di sabato. Con questa decisione si saprà se ci sarà quindi un lockdown a singhiozzo o una zona rossa generalizzata. Mentre si attende la scelta dell’esecutivo, ecco il possibile calendario dei divieti, a seconda dello scenario.

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19-20 dicembre. Scongiurato un cambiamento di rotta già in questo weekend, nonostante le richieste dei rigoristi per evitare assembramenti di ritorno. Ci si potrà muovere liberamente, tranne che in Abruzzo, unica regione che dovrebbe restare arancione anche nelle prossime ore.

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Negozi aperti ovunque fino alle 21 con misure anti-assembramento, bar e ristoranti aperti fino alle 18. Solo in Abruzzo, se resterà arancione, gli esercizi pubblici potranno lavorare solo con l’asporto (fino alle 22) e il domicilio. Resta valido il coprifuoco alle 22. Ma il Veneto (4.402 nuovi positivi nell'ultimo bollettino) ha giocato d'anticipo con un'ordinanza che vieta dalle 14 di spostarsi dal proprio Comune tra il 19 dicembre e il 6 gennaio.

21-23 dicembre. Da lunedì 21 dicembre scatta in tutta Italia il blocco della mobilità tra regioni. Ci si potrà spostare da una regione all’altra solo per lavoro, necessità o urgenza e, sempre, per far ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione dove sarà possibile ricongiungersi anche con il partner che lavora in un’altra città. È consentito spostarsi in una seconda casa all’interno della propria regione.

Con tutte le regioni italiane in giallo, tranne probabilmente l’Abruzzo, saranno gli ultimi tre giorni per lo shopping natalizio, negozi aperti fino alle 21 con orario continuato e misure anti-assembramento. E saranno anche gli unici giorni della settimana in cui si potrà ancora andare al ristorante a pranzo (tavoli con non più di quattro persone) e al bar fino alle 18. Aperti anche barbieri e parrucchieri.

A partire dai giorni successivi alle date prese in esame, dipenderà dalla decisione adottata dal governo. Se passerà la versione più intransigente, tutta l’Italia sarà zona rossa fino al 6 gennaio, con divieto di spostamento fuori dal proprio Comune e i negozi chiusi. Diversamente, ecco le ipotesi per il calendario nei giorni più caldi delle festività natalizie.

24-27 dicembre. È il primo blocco di giorni prefestivi e festivi in cui tutte le regioni dovranno chiudere negozi, bar e ristoranti. Aperti, con gli orari dei giorni festivi, solo gli alimentari, le farmacie, i tabacchi, edicole e librerie. Vietati tutti gli spostamenti anche all’interno del proprio comune se non per motivi di necessità, lavoro o urgenza.

Si potrà uscire per andare a Messa, ma non per andare a casa di parenti. Niente pranzi e cene di Natale se non con il nucleo convivente, che potrebbe essere allargato a non più di due congiunti stretti: genitori anziani, figli o partner fissi. Resta consentito uscire per fare attività sportiva o motoria e per assistere chi non è autosufficiente (soltanto una persona).

28-30 dicembre. Si riapre per soli tre giorni: da lunedi a mercoledi si allenta la stretta. Riaprono i negozi fino alle 21, i bar e i ristoranti sempre fino alle 18 e con le restrizioni precedenti, ritorna il coprifuoco alle 22 e rimane il divieto di spostamento tra le regioni. Ci si potrà quindi muovere liberamente nel proprio Comune e all’interno della propria regione. Regole diverse solo in Abruzzo, se resterà arancione.

31-3 gennaio. Per scongiurare feste di Capodanno e assembramenti, ritorna la zona rossa, con il blocco totale dei movimenti anche all’interno dei Comuni. Non si potrà uscire se non per valide ragioni dal giovedi fino alla domenica. Chi verrà trovato a circolare per strada senza una valida ragione verrà sanzionato con una multa da 400 a 1000 euro. Chiusi negozi non di generi di prima necessità, bar e ristoranti.

4-6 gennaio. Si riapre e si torna alla zona gialla (tranne forse l’Abruzzo), ma continua a essere vietata l’uscita dalla Regione. Riaprono le attività, ritorna il coprifuoco alle 22 ma restano ancora vietati gli spostamenti interregionali, che torneranno a essere consentiti dal 7.

Restano alcuni aspetti da chiarire, come l'eventualità di permettere comunque degli spostamenti tra piccoli comuni, la possibilità di andare a trovare le persone anziane e di avere due congiunti non conviventi in più a tavola, anche se su questo punto l’ala rigorista è ferma sulle sue posizioni. Resta anche da chiarire il nodo della riapertura delle scuole: il governo sta valutando il 7 gennaio come possibile data per il ritorno in classe per tutti gli studenti ancora in Dad.

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