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Eurozona, inflazione confermata allo 0,5% a marzo

Gli esperti l’hanno ribattezzata “danger zone”, quella pericolosa zona sotto l’1% dove il tasso d’inflazione di Eurolandia sembra aver preso casa. Con la conferma dei dati di marzo da parte di Eurostat, un aumento dei prezzi solo allo 0,5%, la situazione dura ormai da sei mesi. Pesa il rallentamento dei costi del riscaldamento, dei servizi di telecomunicazioni e dei carburanti, mentre resistono beni alimentari e tabacchi. Ma all’interno del blocco si registrano contrasti molto netti, con alcuni Paesi come Grecia e Cipro già in piena deflazione tecnica (rispettivamente -1,5% e -0,9%) e altri, come Austria e Germania, più vicini all’obiettivo della Banca centrale europea del 2%.