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Piazza Affari annuncia la ripresa

Crisi dei debiti sovrani nell’Eurozona, timori di crack dell’euro, disoccupazione elevata negli Stati Uniti e rallentamento della crescita in Cina. Il 2012 non sarà certo ricordato come un anno positivo per l’economia internazionale, eppure i listini azionari di tutto il mondo si apprestano a chiudere con un bilancio positivo. Un dato che lascia ben sperare per una ripresa dell’economia reale nell’anno che sta per iniziare.

Piazza Affari e spread in positivo

Nell’ultima settimana Piazza Affari ha guadagnato il 2,68%, trascinata dalla corsa dei titoli industriali (Bucci Unicem a +7,99% e Tenarsi a +5,69%) e finanziari (+8,59% per Ubi Banca e +4,44% per Unicredit), portando il rialzo da inizio anno a poco meno del 9%. L’ottava si è chiusa con il segno più anche sulle altre piazze finanziarie europee, pur su livelli più contenuti rispetto a Milano (+0,60% per lo Stoxx 600), e negli Usa (+1,1% per l’S&P 500 e +1,7% per il Nasdaq). In sostanza, Piazza Affari ha beneficiato più di altri del restringimento dello spread tra BTp decennale e Bund di egual scadenza, che venerdì ha chiuso a 309 punti.

Cosa ci aspetta per il 2013

Se il rally di fine anno è un classico sui mercati finanziari, tutta l’attenzione è ora rivolta a quel che accadrà nel 2013. Su questo fronte l’ottimismo è assoluto, tanto che anche gli analisti americani – che fino a pochi mesi fa si dicevano sicuri di una fine vicina per l’euro – ora guardano in rosa.

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Se Wall Street è in crescita del 15% a fronte di utili societari in progresso del 4%, cosa ne sarà del prossimo anno, a fronte di una crescita dei dati societari ben più rapida? E’ la domanda che gira nei borsini di tutto il mondo, tanto che qualcuno comincia a temere le conseguenze di un tale ottimismo condiviso. Di certo c’è che le scorie della grande crisi finanziaria – dalla bolla sui mutui immobiliari agli eccessi della finanza – sono state in parte assorbite e c’è la convinzione che non si ripeteranno a breve i vecchi errori.

Economia in ripresa

Tradizionalmente i mercati finanziari tendono ad anticipare le dinamiche economiche, per cui sono in tanti ad attendersi un 2013 all’insegna della ripresa sul fronte macro. L’Europa continuerà a soffrire nel primo semestre, ma poi dovrebbe svoltare grazie alla domanda proveniente da America e Cina. Quest’ultima sembra ormai essersi messa alle spalle i timori di hard landing e nel 2013 crescerà ben oltre l’8%. In progresso di oltre il 3% è attesa anche l’economia degli Stati Uniti, con l’auspicio che questo si ripercuota positivamente sul mercato del lavoro. Il che vorrebbe dire nuova spinta ai consumi e meno tensioni sui debiti dei privati.

Per il momento si tratta di auspici più che di analisi attendibili, considerato che i nodi da sciogliere – dall’integrazione europea al rialzo delle tasse in arrivo negli Usa – restano numerosi. Tanto da suggerire ai risparmiatori di muoversi con prudenza: nei prossimi mesi sarà opportuno navigare a vista, pronti a riequilibrare il portafoglio in caso di nuovi scossoni.