Le mappe degli aeroporti italiani

Ecco gli aeroporti "bonsai". La Cenerentola della classifica è Siena con soli 3.745 passeggeri nel 2012. Fanno poco meglio Grosseto (4.382) e Foggia (7.544), ben distanziato dalla posizione successiva, ovvero Brescia (22.669).
Quanti passeggeri ha avuto in media l'aeroporto di Siena nel 2012? Poco più di 10 al giorno.

Passiamo quindi al traffico passeggeri. Ecco gli aeroporti che nel 2012, secondo i dati forniti da Assaeroporti - Associazione Italiana Gestori Aeroporti hanno avuto il maggior numero di passeggeri.
Roma Fiumicino, a quota 36.980.911, ha fatto mangiare la polvere agli scali milanesi, che in coppia non sono riusciti a uguagliare i suoi numeri, fermandosi a 27.767.191 (18.537.301 per Malpensa e 9.229.890 per Linate).
Quanti passeggeri ha ospitato in media Fiumicino? Più di 101mila al giorno!

In Italia il settore dell’aviazione (considerando compagnie aeree, aeroporti, industria aeronautica e fornitori di servizi) dà un apporto al Pil nazionale di 15 miliardi di euro e offre lavoro a 500mila persone e movimenta un traffico di 149 milioni di passeggeri.
Sono ben 46 gli aeroporti aperti ai voli commerciali. Nel 2013, con la pubblicazione dell’Atto di indirizzo emanato dal Ministero dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, premessa fondamentale per il nuovo Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale, si è aperto il dibattito sul futuro di 15 aeroporti "bonsai".
Ecco un'overview degli aeroporti italiani estratta dal rapporto del ministero che chiarisce a prima vista la distribuzione degli aeroporti italiani per regione.

Ecco la mappa dedicata ai 10 "super-big", ovvero la top ten degli aeroporti italiani, indicati nel già citato Atto di indirizzo del ministero dello Sviluppo economico e delle infrastrutture come "Core Network", cioè di rilevanza strategica a livello Ue in quanto pertinenti a città o nodi primari.
Chi sono?
Bergamo Orio al Serio, Bologna, Genova, Napoli, Palermo, Roma Fiumicino, Torino, Venezia. Milano ha un'icona più grande delle altre, come mai? Perché nel caso della metropoli lombarda troviamo due aeroporti: Milano Linate e Milano Malpensa.

Dopo i super-big, in ordine di importanza, troviamo gli aeroporti che assicurano un traffico superiore a 1 milione di passeggeri annui.
In Italia sono 13: Alghero, Bari, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze, Lamezia Terme, Olbia, Pisa, Roma Ciampino, Trapani, Treviso, Verona.

Sempre inclusi nel "comprehensive network", composto dai 19 aeroporti che non sono "core" ma che risultano comunque di indubbio interesse nazionale, troviamo quelli con traffico superiore a 500mila passeggeri annui e con specifiche caratteristiche territoriali.
Eccoli: Ancona, Pescara, Reggio Calabria, Trieste. A cui si aggiungono i due "indispensabili" per la continuità territoriale: Lampedusa e Pantelleria.
Nel "comprehensive network" sono stati inclusi anche i due "ripescati" Rimini e Salerno, il primo perché con traffico vicino al milione di passeggeri e un trend in crescita, il secondo perché destinato a delocalizzare il traffico di Napoli. Ma non fanno parte delle reti europee, quindi non li troverete in questa mappa.

Passiamo quindi agli aeroporti "bonsai", definiti dall’Atto di indirizzo “non di interesse nazionale”. Se la scelta di questi siti “minori” verrà confermata in sede di Conferenza Stato-Regioni, per queste realtà si apriranno due scenari diversi: la possibilità di operare con una concessione regionale oppure di essere indirizzati ad altre destinazioni o alla chiusura.
Chi sono? Andando in ordine geografico Cuneo, Aosta, Brescia, Bolzano, Albenga, Forlì, Parma, Grosseto, Marina di Campo (Elba), Perugia, Foggia, Taranto, Crotone, Comiso, Tortolì. Nel loro complesso, nel 2012, hanno registrato un traffico passeggeri di 1.106.230 persone, nel 40,5% dei casi con voli nazionali, nel 59,5% con tratte internazionali. Il 73,1% di questi passeggeri ha utilizzato, in tali strutture, voli low cost. La quota rimanente ha interessato invece voli di tipo tradizionale.