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Pasqua di passione per i consumi

Alimentari in aumento, vacanze low cost di rigore

Niente sorprese per gli italiani a Pasqua. Continua la crisi e la corsa al rincaro che investe i tradizionali ambiti della festa, la tavola e l’uscita fuori porta. Come ogni anno, l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha effettuato il monitoraggio dei prezzi relativi ai prodotti tipici. E le evidenze emerse non premiano il consumatore, se si considera che gli aumenti sfiorano il 3%, senza guardare in faccia a un comparto, quello alimentare, che nel 2011 segnava già un poco incoraggiante -4,8%. In ascesa sono i prezzi delle colombe e delle uova di cioccolata, che variano dal 2 al 5%, quelli della carne, soprattutto l’agnello +3%, così come il salame tipico di Pasqua, la corallina, +3%.

Il pranzo pasquale, insomma, secondo un’indagine compiuta da Casper, il Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, di cui fanno parte le principali associazioni dei consumatori, per una famiglia media italiana di 4 persone è salito di ben 10,3 punti percentuali, circa 15,8 euro in più rispetto al 2011. E se proveranno a digerire il salasso fuori porta, magari nel tradizionale lunedì dell’Angelo, i nostri connazionali dovranno pensare a un’alternativa plausibile, dati i costi stellari della benzina.

Per risparmiare, sempre più persone scelgono il carpooling, la modalità di viaggio condivisa, facile da effettuare, a livello di prenotazione, anche sui device digitali. Su carpooling.it crescono dell’85% le richieste e offerte di passaggio, un trend che investe sopratutto le città del Nord Italia e un’utenza giovane, tra i 24 e i 36 anni, che non intende rinunciare alla classica occasione di uscita. Nella top ten pasquale delle città interessate dal carpooling svettano Milano e Roma, seguite da Verona, Bologna e Padova. Non a caso, città universitarie, e non manca chi chiede un passaggio per tornare al Sud, così come i viaggi verso nazioni limitrofe come Germania, Francia, Svizzera e Slovenia. Una soluzione, insomma da non sottovalutare se è vero che fare il pieno a Pasqua costerà fino a 18 euro in più.

Il risparmio procapite oscilla tra 100 e 200 euro a testa, ad esempio sulla tratta Milano-Roma. Per non parlare dei risparmi in termini ambientali, che vedono un ribasso dai 140 grammi di CO2/km emessi di norma da un automobilista solitario con il valore medio di 46 gammir a testa di chi viaggia in compagnia. Ma dove andranno coloro che proveranno a dimenticare fuori porta crisi e gabelle? Non troppo lontano, a sentire l’opinione degli operatori del settore turistico che prevedono vacanze corte e low cost. La percentuale degli italiani in viaggio calerà del 4-5% rispetto all'anno passato, spenderanno un budget di 300 euro pro-capite, per soggiorni che dureranno 2-3 notti in Italia e 3-4 notti nelle capitali europee.

Meno lusso e più ambiente, potrebbe essere il trend, secondo le valutazioni di Agriturist (Confagricoltura), che stima in crescita potenziale del 5% e oltre le presenze di italiani negli agriturismi, con soggiorni da 2 notti. Tra quanti hanno scelto di trascorrere le vacanze pasquali all'estero, l’imperativo è: fare da soli, pagare meno. Ecco quindi, il costante boom delle prenotazioni online, che coniugano scelta diversificata e prezzi convenienti e il mai tramontato feeling con il low cost.. Secondo rilevazioni di Volagratis.it, solo un turista su tre volerà con le compagnie di bandiera, mentre le linee low cost hanno conquistato il 66% delle preferenze. Non male anche il trasporto su ferro, secondo i dati Trenitalia, che si aspetta  poco più di tre milioni di viaggiatori. Male il comparto delle crociere, che teme una flessione del 20%. Ma certo, non solo per la crisi.