Assegni, contanti e libretti: ecco il decalogo delle banche per i clienti

L’Associazione delle banche italiane ha pubblicato un decalogo “per ricordare le principali regole di utilizzo del contante, degli assegni e dei libretti al portatore”. Tale raccolta di regole è aggiornata con le ultime modifiche normative. Attualmente gli assegni bancari in circolazione in Italia (dato 2016) valgono ancora 320 miliardi di euro, seppur in forte contrazione (-61%) rispetto al 2007, anno nel quale le norme sull’antiriciclaggio hanno pesato su questo sistema. (foto: Getty)

1) Vige il divieto di trasferimento tra privati, senza avvalersi dei soggetti autorizzati, di denaro contante e di titoli al portatore (ad esempio assegni senza indicazione del beneficiario) di importo complessivamente pari o superiore a 3.000 euro. (foto: Getty)

2) Gli assegni bancari, circolari o postali di importo pari o superiore a 1.000 euro devono riportare – oltre a data e luogo di emissione, importo e firma – l’indicazione del beneficiario e la clausola “non trasferibile”. Bisogna prestare attenzione al modulo di assegno, soprattutto se è stato ritirato in banca da molto tempo. Se la dicitura non è presente sull’assegno bisogna apporla per importi pari o superiori a 1.000 euro. (foto: Getty)

3) Le banche, alla luce delle disposizioni di legge, consegnano automaticamente alla clientela assegni con la dicitura prestampata di non trasferibilità. (foto: Getty)

4) Se si vuole utilizzare un assegno in forma libera, per importi inferiori a 1.000 euro, si può fare presentando però una richiesta scritta alla propria banca(foto: Getty)

5) Per ciascun assegno rilasciato o emesso in forma libera e cioè senza la dicitura “non trasferibile” è previsto dalla legge il pagamento a carico del richiedente l’assegno di un’imposta di bollo di 1,50 euro che la banca verserà allo Stato. (foto: Getty)

6) Rimane vietata l’apertura di conti o libretti di risparmio in forma anonima o con intestazione fittizia ed è anche vietato il loro utilizzo in caso siano stati aperti in uno Stato estero; i libretti di deposito, bancari e postali, possono essere emessi solo in forma nominativa e cioè intestati ad una o più determinate persone. (foto: Getty)

7) Libretti al portatore: è prevista una finestra di tempo per l’estinzione, con scadenza il 31 dicembre 2018, mentre resta comunque vietato il loro trasferimento. (foto: Getty)

8) In caso di violazione per la soglia dei contanti e degli assegni (come la mancata indicazione della clausola “Non trasferibile”) la sanzione varia da 3.000 a 50.000 euro. (foto: Getty)

9) Per quanto riguarda il trasferimento dei libretti al portatore la sanzione può variare da 250 a 500 euro. La stessa sanzione si applica nel caso di mancata estinzione dei libretti al portatore esistenti entro il termine del 31 dicembre 2018. (foto: Getty)

10) Per l’utilizzo, in qualunque forma, di conti o libretti anonimi o con intestazione fittizia la sanzione è calcolata in percentuale e varia dal 10 al 40% del saldo. (foto: Getty)