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Le aziende in crisi o fallite nel 2018

  • <p>Chiusura degli ipermercati di Napoli Argine e Catania La Rena, dove sono occupati complessivamente circa 260 addetti. Contratti di solidarietà sono in corso nel gruppo che nel 2015 aveva avviato la procedura di licenziamento collettivo per 1.400 dipendenti. </p>
    1/10

    Auchan

    Chiusura degli ipermercati di Napoli Argine e Catania La Rena, dove sono occupati complessivamente circa 260 addetti. Contratti di solidarietà sono in corso nel gruppo che nel 2015 aveva avviato la procedura di licenziamento collettivo per 1.400 dipendenti.

  • <p>Il gruppo è in amministrazione straordinaria dal 7 aprile 2015; i commissari straordinari hanno individuato un aggiudicatario che garantirebbe la continuità aziendale dei 74 negozi (59 attivi) con 3.000 dipendenti circa. </p>
    2/10

    Mercatone Uno

    Il gruppo è in amministrazione straordinaria dal 7 aprile 2015; i commissari straordinari hanno individuato un aggiudicatario che garantirebbe la continuità aziendale dei 74 negozi (59 attivi) con 3.000 dipendenti circa.

  • <p>Contratti trasformati da tempo indeterminato a tempo determinato a Latina, Fondi e Terracina e stipendi dati a singhiozzo. </p>
    3/10

    Md e Maury’s

    Contratti trasformati da tempo indeterminato a tempo determinato a Latina, Fondi e Terracina e stipendi dati a singhiozzo.

  • <p>Avviata procedura di licenziamento collettivo, seconda crisi nel giro di 5 anni: previsto contratto di solidarietà per i punti vendita di Novara. Alle lavoratrici del negozio Castelvetro Piacentino, che è stato chiuso, è offerta la ricollocazione a Cesano Boscone (Mi). Possibile ricollocazione anche da Palladio e Montecchio a Bassano. </p>
    4/10

    Conbipel

    Avviata procedura di licenziamento collettivo, seconda crisi nel giro di 5 anni: previsto contratto di solidarietà per i punti vendita di Novara. Alle lavoratrici del negozio Castelvetro Piacentino, che è stato chiuso, è offerta la ricollocazione a Cesano Boscone (Mi). Possibile ricollocazione anche da Palladio e Montecchio a Bassano.

  • <p>Annunciati 77 esuberi in Sardegna e Sicilia evitati con il ricorso ai contratti di solidarietà: la riduzione dell’orario di lavoro fino a marzo 2019 coinvolgerà 446 lavoratori. </p>
    5/10

    Conforama

    Annunciati 77 esuberi in Sardegna e Sicilia evitati con il ricorso ai contratti di solidarietà: la riduzione dell’orario di lavoro fino a marzo 2019 coinvolgerà 446 lavoratori.

  • <p>Tra gennaio e febbraio 2019 è prevista la fusione di Limoni in Douglas. Le società hanno previsto la chiusura di 26 negozi e la vendita di una ventina di punti vendita (per prescrizione dell’Antitrust). </p>
    6/10

    Limoni Douglas

    Tra gennaio e febbraio 2019 è prevista la fusione di Limoni in Douglas. Le società hanno previsto la chiusura di 26 negozi e la vendita di una ventina di punti vendita (per prescrizione dell’Antitrust).

  • <p>Chiusura dei punti vendita di Grosseto e Milano stazione Centrale; trasferimento della sede di Curno (Bg) a Verano Brianza; soppressione del bonus presenza e della maggiorazione economica del 90% per il lavoro domenicale (riconoscendo solo il 30% previsto dal contratto nazionale); interruzione del contratto di solidarietà in 17 punti vendita (in Liguria, Piemonte, Lazio, Campania, Puglia e Sardegna) per 115 “full time equivalent” corrispondenti a circa 200 dipendenti. </p>
    7/10

    Mediamarket (Mediaworld e Saturn)

    Chiusura dei punti vendita di Grosseto e Milano stazione Centrale; trasferimento della sede di Curno (Bg) a Verano Brianza; soppressione del bonus presenza e della maggiorazione economica del 90% per il lavoro domenicale (riconoscendo solo il 30% previsto dal contratto nazionale); interruzione del contratto di solidarietà in 17 punti vendita (in Liguria, Piemonte, Lazio, Campania, Puglia e Sardegna) per 115 “full time equivalent” corrispondenti a circa 200 dipendenti.

  • <p>Ad aprile 466 lavoratori prima sospesi senza retribuzione (avvertiti con un messaggio telefonico che il punto vendita aveva chiuso) poi coinvolti nella procedura di licenziamento collettivo. È stata presentata un’offerta di acquisto per 8 negozi. </p>
    8/10

    Trony

    Ad aprile 466 lavoratori prima sospesi senza retribuzione (avvertiti con un messaggio telefonico che il punto vendita aveva chiuso) poi coinvolti nella procedura di licenziamento collettivo. È stata presentata un’offerta di acquisto per 8 negozi.

  • <p>Avviata liquidazione e procedura di licenziamento collettivo per 108 dipendenti a tempo indeterminato, a cui si aggiungono 123 lavoratori a tempo determinato; cessazione delle attività in 11 villaggi e ricerca di acquirenti. Al ministero sono pervenute notizie di interesse per l’acquisizione che mantenga l’integrità del marchio ma Investindustrial di Andrea Bonomi è interessata alla cessione anche ‘a spezzatino’. </p>
    9/10

    Valtur

    Avviata liquidazione e procedura di licenziamento collettivo per 108 dipendenti a tempo indeterminato, a cui si aggiungono 123 lavoratori a tempo determinato; cessazione delle attività in 11 villaggi e ricerca di acquirenti. Al ministero sono pervenute notizie di interesse per l’acquisizione che mantenga l’integrità del marchio ma Investindustrial di Andrea Bonomi è interessata alla cessione anche ‘a spezzatino’.

  • <p>Apertura di nuovi negozi e chiusura di altri; contratti di solidarietà in numerosi punti vendita. </p>
    10/10

    Unieuro

    Apertura di nuovi negozi e chiusura di altri; contratti di solidarietà in numerosi punti vendita.

<p>Chiusura degli ipermercati di Napoli Argine e Catania La Rena, dove sono occupati complessivamente circa 260 addetti. Contratti di solidarietà sono in corso nel gruppo che nel 2015 aveva avviato la procedura di licenziamento collettivo per 1.400 dipendenti. </p>
<p>Il gruppo è in amministrazione straordinaria dal 7 aprile 2015; i commissari straordinari hanno individuato un aggiudicatario che garantirebbe la continuità aziendale dei 74 negozi (59 attivi) con 3.000 dipendenti circa. </p>
<p>Contratti trasformati da tempo indeterminato a tempo determinato a Latina, Fondi e Terracina e stipendi dati a singhiozzo. </p>
<p>Avviata procedura di licenziamento collettivo, seconda crisi nel giro di 5 anni: previsto contratto di solidarietà per i punti vendita di Novara. Alle lavoratrici del negozio Castelvetro Piacentino, che è stato chiuso, è offerta la ricollocazione a Cesano Boscone (Mi). Possibile ricollocazione anche da Palladio e Montecchio a Bassano. </p>
<p>Annunciati 77 esuberi in Sardegna e Sicilia evitati con il ricorso ai contratti di solidarietà: la riduzione dell’orario di lavoro fino a marzo 2019 coinvolgerà 446 lavoratori. </p>
<p>Tra gennaio e febbraio 2019 è prevista la fusione di Limoni in Douglas. Le società hanno previsto la chiusura di 26 negozi e la vendita di una ventina di punti vendita (per prescrizione dell’Antitrust). </p>
<p>Chiusura dei punti vendita di Grosseto e Milano stazione Centrale; trasferimento della sede di Curno (Bg) a Verano Brianza; soppressione del bonus presenza e della maggiorazione economica del 90% per il lavoro domenicale (riconoscendo solo il 30% previsto dal contratto nazionale); interruzione del contratto di solidarietà in 17 punti vendita (in Liguria, Piemonte, Lazio, Campania, Puglia e Sardegna) per 115 “full time equivalent” corrispondenti a circa 200 dipendenti. </p>
<p>Ad aprile 466 lavoratori prima sospesi senza retribuzione (avvertiti con un messaggio telefonico che il punto vendita aveva chiuso) poi coinvolti nella procedura di licenziamento collettivo. È stata presentata un’offerta di acquisto per 8 negozi. </p>
<p>Avviata liquidazione e procedura di licenziamento collettivo per 108 dipendenti a tempo indeterminato, a cui si aggiungono 123 lavoratori a tempo determinato; cessazione delle attività in 11 villaggi e ricerca di acquirenti. Al ministero sono pervenute notizie di interesse per l’acquisizione che mantenga l’integrità del marchio ma Investindustrial di Andrea Bonomi è interessata alla cessione anche ‘a spezzatino’. </p>
<p>Apertura di nuovi negozi e chiusura di altri; contratti di solidarietà in numerosi punti vendita. </p>
MTT

Secondo l’Osservatorio fallimenti di Cerved Group, la società di analisi dei dati di impresa e di rischio creditizio, per la prima volta in oltre dodici anni fallimenti e chiusure di aziende italiane sono tornate ai livelli pre-crisi del 2005, calando da Nord a Sud.

Restano tante crisi di piccole e medie aziende diffuse su tutto il territorio nazionale che non sempre conquistano la ribalta della cronaca ma impattano lo stesso fortemente sul territorio. I settori del commercio e del turismo stanno pagando le conseguenze di gestioni poco oculate, della concorrenza spietata dei giganti dell’ecommerce e dell’indifferenza della politica.