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A2A aggiorna piano al 2030 in ottica più prudenziale, stima 16 mld investimenti per transizione

Tecnici A2A a Milano

MILANO (Reuters) - A2A aggiorna in un'ottica più prudenziale il piano industriale al 2030 a causa del mutato contesto economico ed energetico, portando gli investimenti a 16 miliardi di euro in dieci anni, dei quali circa 5 destinati all'economia circolare e 11 alla transizione ecologica. L'Ebitda atteso a fine piano è ora intorno ai 2,6 miliardi con una crescita media annua del 7% nell'arco del piano.

Nel precedente piano annunciato a fine gennaio di quest'anno, la superutility lombarda stimava investimenti pari a 18 miliardi al 2030 e un Ebitda di 2,9 miliardi.

L'aggiornamento prevede un Ebitda in crescita da 1,4 miliardi di euro del 2021 a 1,45-1,50 miliardi nel 2022 a 2,1 miliardi nel 2026 e a 2,6 miliardi al 2030. A2A sottolinea che oltre il 40% dell'Ebitda sia al 2026 che al 2030 è regolato o contrattualizzato, ossia caratterizzato da bassa volatilità; per il restante 60% circa è composto principalmente dai margini relativi alla generazione elettrica, all'energy retail e agli impianti di trattamento rifiuti non regolati.

L'utile netto di gruppo è visto nella forchetta 340-380 milioni quest'anno (400 milioni nel 2021) a 600 milioni nel 2026 e a 700 milioni a fine piano con un Cagr del 6%. Lo scorso gennaio A2A stimava un utile netto al 2030 di 780 milioni.

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L'incerto contesto economico e gli impatti generati (aumento costi di approvvigionamento, incremento del valore nominale dei crediti, rateizzazione dei pagamenti dei clienti e incremento del costo del debito) hanno reso opportuno un aggiornamento dei prossimi anni di piano in ottica prudenziale e con un maggior focus sulla gestione dei rischi derivanti dal mutato contesto, rimodulando gli investimenti, mantenendo invariati gli obiettivi sui 10 anni, spiega l'utility nella nota.

"Il 2022 è stato caratterizzato da un quadro geopolitico ed economico complesso e da uno scenario energetico volatile: alla luce di questo contesto, abbiamo deciso di adeguare il nostro piano per continuare a garantire la solidità del gruppo e affrontare le nuove sfide che ci attendono", sottolinea l'AD, Renato Mazzoncini, nel comunicato. "Gli investimenti sono stati aggiornati, privilegiando la crescita organica nel mercato domestico e confermando economia circolare e transizione energetica come pilastri della strategia di A2A", aggiunge il manager che in tarda mattina presenterà il piano alla comunità finanziaria milanese.

Infine, per quanto riguarda la generazione di cassa, nel periodo 2023-2026 la società si attende un flusso di cassa operativo cumulato pari a 6,2 miliardi finalizzato a sostenere investimenti di mantenimento per 2 miliardi e di sviluppo per 3,8 miliardi. Nel periodo successivo, 2027-2030, il flusso di cassa operativo cumulato atteso pari a 6,8 miliardi finanzierà investimenti di mantenimento per 1,7 miliardi e di sviluppo per 4,7 miliardi.

(Giancarlo Navach, editing Francesca Piscioneri)