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A2A sotto scacco dopo conti e piano. Le strategie degli analisti

Ancora una giornata di forti tensioni per A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) che già ieri è stato oggetto di pesanti vendite, tanto che la sessione si è conclusa con un ribasso di oltre due punti e mezzo percentuali. Quest'oggi il titolo propone un copione quasi identico, visto che negli ultimi minuti viene scambiato a 1,336 euro, con un affondo del 3,19%, alimentato da volumi di scambio elevati che hanno visto passare di mano fino ad ora quasi 16 milioni di azioni, già al di sopra della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 10,5 milioni di pezzi.

I risultati completi dell'esercizio 2016

A2A perde quota all'indomani della diffusione dei dati completi del 2016, chiuso con un utile netto consolidato pari a 224 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 73 milioni dell'anno precedente e oltre le previsioni degli analisti.
In aumento anche i ricavi che hanno riportato un incremento del 3,5% a 5,09 miliardi di euro, mentre il margine operativo lordo è salito del 17,5% a 1,231 miliardi di euro e il risultato operativo netto è passato da 215 a 456 milioni di euro.

Il flusso di cassa generato nel 2016 è stato positivo per 230 milioni di euro, dopo il pagamenti di dividendi per 126 milioni, investimenti di gruppo per 424 miliardi e il versamento di 39 milioni di euro a favore di Cellina Energy, in seguito alla scissione parziale non proporzionale di Edipower.

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La posizione finanziaria netta è migliorata da 2,897 miliardi di fine 2015 a 3,136 miliardi di euro.
Sulla base dei dati conseguiti nel 2016, il Cda ha deciso di proporre all'assemblea la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 0,0492 euro, in crescita del 20% rispetto all'esercizio precedente e al di sopra dei 44 centesimi di euro su cui aveva scommesso la comunità finanziaria.

I principali target del piano industriale 2017-2021

Sempre ieri A2A ha alzato il velo sul piano strategico 2017-2021 che punta a raggiungere a fine periodo un utile netto pari a 0,5 miliardi di euro, mentre per l'anno in corso il dato è atteso a circa 300 milioni di euro.
L'Ebitda nel 2017 è visto tra 1,12 e 1,15 miliardi di euro, mentre a fine piano l'obiettivo è di un dato pari a 1,38 miliardi di euro. L'indebitamento quest'anno è stimato a 3/3,1 miliardi di euro, per poi calare a 2,5 miliardi di euro nel 2021.

Durante il periodo del piano industriale sono previsti investimenti complessivi pari a circa 2,75 miliardi di euro, di cui 1,6 miliardi destinati ad attività di sviluppo, interno e/o esterno, escluse le aggregazioni territoriali.
Confermata la crescita del dividendo che nel 2019 dovrebbe essere pari a 7,5 centesimi di euro per azione.

Equita SIM, Bca Akros e Bca IMI restano bullish su A2A

Dopo la presentazione dei conti del 2016 e del nuovo piano industriale sono scattate su A2A copiose vendite che proseguono anche oggi, ma gli addetti ai lavori parlano del classico "sell on news" dopo la buona performance registrata di recente dal titolo.

Con riferimento ai numeri delo scorso anno, gli analisti di Equita SIM parlano di un utile netto migliore delle attese, al pari del dividendo, mentre in relazione al business plan definiscono superiori alle previsioni gli obiettivi al 2021.
Peggiori del previsto invece le indicazioni per l'anno in corso, ad eccezione del debito atteso.

La SIM milanese ha deciso di confermare le stime sul dividendo 2019 a 7,1 centesimi di euro, mentre ha tagliato le previsioni sull'Ebitda 2017-2018 del 2%, con una riduzione del 10% sulle aspettative relative all'utile adjusted.
Gli analisti hanno deciso di confermare la raccomandazione "buy" su A2A, con un prezzo obiettivo ritoccato leggermente da 1,49 a 1,5 euro. La view positiva tiene conto del fatto che nel piano strategico non sono inclusi ulteriori progetti per 135-210 milioni di euro. Il titolo inoltre tratta con un rapporto prezzo/utili 2018 di 13,7 volte, in linea con il settore, mentre lo yield 2017 è del 4,3%, al di sotto del 4,8% del comparto di riferimento.

A mantenere una view bullish su A2A è anche Banca Akros che suggerisce di acquistare con un target price alzato da 1,5 a 1,65 euro. Gli analisti hanno definito solidi e raggiungibili gli obiettivi del piano strategico del gruppo, in uno scenario anche più cauto.

Non cambia idea Banca IMI che consiglia di aggiungere A2A in portafoglio, con un fair value migliorato da 1,4 a 1,55 euro. Per gli esperti di questa banca d'affari i target del business plan sono cauti, ma il rischio di esecuzione è basso.

Kepler Cheuvreux e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) bocciano il titolo

Più cauti i colleghi di Kepler Cheuvreux che parlano di un piano industriale in linea con le loro attese, con la sola eccezione del business della generazione per il quale A2A sta diventando sempre più cauta. Il broker, dopo la brillante performance registrata di recente dal titolo, ha deciso di modificare la raccomandazione da "buy" a "hold", con un prezzo obiettivo a 1,4 euro.

Un downgrade è arrivato anche da Mediobanca Securities che ha cambiato strategia su A2A da "outperform" a "neutral", con un target price invariato a 1,49 euro. La bocciatura è stata decisa anche in questo caso alla luce del rialzo da inizio anno, mentre gli analisti non hanno apportato modifiche rilevanti alle stime, segnalando che le loro previsioni sul 2017 sono in linea con la guidance di A2A, mentre quelle sul 2021 sono inferiori.

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