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Addio al portiere d'hotel: ad accoglierci ci saranno i robot

È un po’ lenta nei movimenti, ma parla 19 lingue: è Chihira Kanae, il robot pensato da Toshiba e presentato alla fiera internazionale del turismo di Berlino. Fa parte di una ricca schiera di macchine intelligenti pronte a sostituire o integrare il lavoro degli esseri umani nel mondo del turismo. “Molti impieghi considerati non automatizzabili in passato lo stanno diventando in questi anni” ha spiegato Carl Benedikt Frey, esperto di lavoro e tecnologie dell’università di Oxford, in uno dei panel dell’evento tedesco.

La catena alberghiera Marriott è pronta a mettere al desk Mario, una versione personalizzata di Nao, creazione dell'azienda francese Aldebaran. Oltre ad essere una macchina poliglotta, sta imparando a rendersi utile anche in mansioni spicciole come chiamare un taxi per i clienti in partenza o che devono andare al ristorante. Sono stati addestrati anche per tenere d'occhio il buffet della colazione.

L'esperienza più bizzarra la potreste vivere cercando di fare check-in all’Henn-na Hotel di Sasebo, nella prefettura giapponese di Nagasaki, vicino al parco tematico Huis Ten Bosch. Si tratta del primo hotel al mondo gestito al 90% da robot. Aperto nel 2015, ha al posto di normali impiegati, dei robot. Al desk c'è anche una macchina con le fattezze di un velociraptor. La discutibile scelta fa sorgere delle domande: ci piacerà davvero soggiornare in un posto in cui la nostra vita potrebbe essere (almeno per il 90%) nelle mani di macchine? Per un sondaggio di Travelzoo presentato sempre a Berlino, due viaggiatori su tre non avrebbero comunque problemi a farsi coccolare dai robot.

Nell'aeroporto Schiphol di Amsterdam si sta sperimentando Spencer, un automa realizzato in collaborazione con sei università europee: avrà il compito di assistere le persone che avranno bisogno di spostarsi da un gate all’altro dello scalo. La compagnia di crociere Royal Caribbean intanto ha installato B1-0 e N1-C in alcune navi, assegnandoli alla preparazione dei cocktail. E non stiamo parlando di robot antropomorfi, bensì di bracci meccanici capaci di eseguire movimenti fluidi, in quanto curati da ballerini professionisti. Le macchine sono state fabbricate dalla Makr Shakr. Sono capaci di preparare due cocktail al minuto, fino a mille al giorno. Chissà se questi strumenti meccanici sono bravi anche ad ascoltare i problemi di cuore raccontati dai cliente mentre sorseggiano un Cosmopolitan.