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Alitalia, non c'è piano B di Intesa, pressing politica, smentite da Lufthansa, FS

Un velivolo di Alitalia sta per atterrare all'aeroporto di Fiumicino, dove sventola una bandiera italiana. REUTERS/Max Rossi (Reuters)

TORINO/ROMA (Reuters) - Non esiste un piano B di Intesa Sanpaolo per Alitalia. "Intesa è una banca e non un'azienda che si occupa di aerei". Carlo Messina, ceo della banca azionista e creditrice della compagnia che si sta avviando al commissariamento, risponde così alle indiscrezioni di Repubblica su un nuovo piano di salvataggio della banca per Alitalia. Il gruppo Ferrovie dello Stato ha smentito di avere, al momento, un interesse in un eventuale salvataggio in extremis. Messina, comunque, riferendosi alle ipotesi lanciate da alcuni esponenti del mondo politico, aveva osservato che un possibile intervento delle Ferrovie "sarebbe un nuovo modo di integrazione del trasporto aereo e di terra". "Tutto ciò che può consentire di salvaguardare la situazione sociale ci assolutamente non contrari", ha detto il manager della banca milanese. Ma mentre si accavallano le prese di distanza delle società chiamate in causa per salvare Alitalia, dalla politica continuano ad arrivare pressioni per non lasciarla fallire. Ieri sera i ministri coinvolti si sono incontrati a palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Gentiloni ha impegnato il governo contro la nazionalizzazione, il collega allo Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha sposato la linea: impossibile nazionalizzare, ben venga la vendita, magari a Lufthansa. Senza un compratore le alternative sono una cessione degli asset e la liquidazione. Oggi però è arrivata anche la smentita, ennesima, dalla compagnia tedesca Lufthansa, indicata tra i possibili interessati a rilevare la compagnia italiana. Mentre ieri la compagnia Malaysia Airlines si è detta interessata a prendere in leasing 8 aerei. La soluzione di cessione a pezzi non piace però al ministro delle infrastrutture e trasporti Graziano Delrio, che caldeggia la ricerca di un compratore. In Alitalia sono attesi per oggi un cda e l'assemblea, che potrebbe protrarsi fino al 2 maggio, come anticipato da alcune fonti nei giorni scorsi. A questo proposito alcuni osservatori hanno evidenziato che allungare così i tempi consentirebbe, oltre che di esplorare nuove soluzioni dell'ultim'ora, anche di scavalcare il 30 aprile, giorno delle primarie del Pd che, secondo le attese, vedranno Matteo Renzi, che si batte contro il fallimento, tornare alla guida del partito. Soluzione ovviamente ben vista, oltre che da Etihad, azionista al 49%, anche da Unicredit e Intesa Sanpaolo, che sono socie e creditrici al tempo stesso della compagnia aerea. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia