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ANALISI / Su legge elettorale e occupazione la partita Letta-Renzi

Il segretario del Pd Matteo Renzi e il presidente del Consiglio Enrico Letta, lo scorso 15 dicembre a Milano. REUTERS/Stringer (Reuters)

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - Chi si fida di chi? E quanto durerà il governo? L'esecutivo riuscirà a imprimere l'auspicata "svolta" nell'efficacia della sua azione? Un weekend di interviste, dichiarazioni ed editoriali ha riportato al centro del dibattito politico il problema della stabilità del governo, dell'efficacia della sua azione e dei rapporti col suo principale azionista, quel Pd che ha cambiato segretario e al quale il sindaco di Firenze Matteo Renzi sta imponendo in questi giorni il suo imprinting. L'intervista di ieri di Renzi al Corriere della sera ha ribadito due concetti. Il primo: "Il governo proseguirà per tutto il 2014", ha ripetuto il sindaco fiorentino eliminando ogni dubbio su possibili elezioni a primavera. Ma ha anche subito aggiunto che il governo "non può andare avanti così", stabilendo una distanza tra ciò che lui vorrebbe e ciò che Enrico Letta e il suo vicempremier Angelino Alfano hanno finora fatto. Renzi ha detto di più per marcare la distanza: "Enrico non si fida di me, ma sbaglia". In serata è arrivata la replica di Letta dal Messico, dove si trova in visita di Stato: "Invece io di Matteo mi fido", con l'aggiunta che ci sarà la "svolta" auspicata nell'azione di governo anche se tutto sarà deciso dopo la direzione del Pd di giovedì prossimo, 16 gennaio. Tutto a posto? Renzi non ha messo sul tavolo una questione personale, ma ha indicato una linea politica: il governo andrà avanti come previsto per tutto il 2014, ma l'azione del segretario del Pd resterà sempre in qualche modo "esterna", una sorta di pungolo da fuori l'esecutivo in modo da segnare la distanza del suo progetto politico dalle larghe intese necessitate dopo il voto dello scorso febbraio e concretizzatesi nel governo Letta. Ma è possibile avere un governo all'altezza della situazione in questo contesto politico? Secondo il direttore del Corriere della sera Ferruccio De Bortoli, che l'ha scritto in un editoriale lo stesso giorno dell'intervista a Renzi, occorre che il governo si dia "una mossa" per superare questo "anno decisivo". L'editoriale pare abbracciare la linea del "pungolo esterno" espressa dal segretario del Pd nell'intervista. Sempre ieri sull'altro grande giornale italiano - quello di riferimento della sinistra, vale a dire La Repubblica - abbiamo letto l'editoriale domenicale del fondatore Eugenio Scalfari che, fino ad ora e a differenza dalla linea del suo giornale, si era sempre mostrato critico nei confronti di Renzi. Ma ieri Scalfari ha scritto: "Ho capito bene la forza di Renzi". Anche Scalfari dunque pare riconoscere il ruolo di Homo novus della politica italiana del sindaco fiorentino. Se la grande stampa pare dunque dare disco verde a Renzi e alla sua azione di pungolo al governo, resta da capire quanto il neo segretario del Pd riuscirà a capitalizzare in questi dodici mesi "decisivi", per dirla con De Bortoli. Il primo appuntamento è legato alla riforma elettorale sulla quale Renzi ha finora investito apparentemente molto e che dice di volere entro maggio. In realtà ha usato il tema per sparigliare le alleanze politiche e restringere gli spazi di autonomia che Silvio Berlusconi e Beppe Grillo si erano ritagliati. Chiamati in causa dal sindaco fiorentino non possono approfittare della posizione di opposizione a tutto campo: sulle riforme istituzionali, pare dire Renzi, hanno pari responsabilità. La sua è una mossa in chiave elettorale. Sulla riforma elettorale molto inoltre dipenderà dalle motivazioni della Corte costituzionale nella bocciatura del Porcellum, attese nelle prossime ore. Incideranno sull'esito e sui contenuti della riforma, ma non sulla volontà di Renzi di giocarsi la partita a tutto campo. Il secondo tema sul quale Renzi è atteso alla prova dei fatti è il famoso Jobs Act, le politiche in materia di occupazione sulle quali anche Letta ha intenzione di investire molte della chance del suo governo. Sono questi i temi sui quali si giocherà nei prossimi giorni la complicata partita a scacchi fra Letta e Renzi. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia