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Antitrust, multa da 50.000 euro a Whatsapp per mancata informazione

ROMA (Reuters) - L'Antitrust ha comminato a Whatsapp una nuova multa da 50.000 euro per non aver pubblicato l'estratto della sanzione da 3 milioni di euro, comminatale in maggio, per aver applicato ai clienti clausole vessatorie nell'applicazione WhatsApp Messenger.

Lo si legge sul bollettino settimanale del garante.

Le clausole, ritenute vessatorie, riguardano "la facoltà di modifiche unilaterali del contratto da parte della società, il diritto di recesso stabilito unicamente a vantaggio del professionista, le esclusioni e le limitazioni di responsabilità a suo favore, le interruzioni ingiustificate del servizio, la scelta del foro competente sulle controversie (ad oggi esclusivamente individuato presso tribunali americani)".

Whatsapp, società che fornisce una applicazione di messaggistica gratuita, è stata acquistata da Facebook nel 2014.

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Il 12 maggio 2017 l'Antitrust ha comminato a Whatsapp una multa da 3 milioni ritenendo che ha indotto gli utenti di WhatsApp Messenger ad accettare la condivisione dei propri dati con Facebook, facendo credere che sarebbe stato, altrimenti, impossibile proseguire nell’uso dell’applicazione.

Il garante ha inoltre ritenuto "vessatorie" alcune clausole contrattuali.

La somma di 50.000 euro è quella massima prevista dalla normativa per l'inottemperanza ai provvedimenti di accertamento della vessatorietà.

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