Apologia terrorismo, arrestati 4 kosovari, minacce anche al Papa

MILANO (Reuters) - La polizia ha arrestato in Italia e Kosovo quattro cittadini kosovari, con l'accusa di apologia del terrorismo e istigazione all'odio razziale in un'operazione che ha individuato una "cellula jihadista che ha avviato attività di propaganda, reclutamento e finanziamento a favore di Daesh [Stato Islamico]" in Italia. E' quanto fanno sapere gli inquirenti durante una conferenza stampa e in due comunicati, precisando che i quattro attraverso il Web hanno rivolto minacce a Papa Francesco - "Ricordati che non ci sarà più un Papa dopo questo. Questo è l'ultimo" - e a una ex ambasciatrice Usa in Kosovo e hanno esaltato i recenti attacchi a Parigi. Dalle indagini, è emersa "la presenza di pericolosi indicatori di fanatismo religioso estremistico a carico dei componenti del gruppo criminale, i quali sul Web si mostravano con armi e atteggiamenti caratterizzanti i combattenti del sedicente Stato Islamico", si legge in una delle note. Nell'ambito dell'operazione - che si è svolta in collaborazione con la polizia kosovara - sono state effettuate anche perquisizioni in diverse città italiane. "Il lavoro eccellente dei nostri uomini, della magistratura che adesso può anche applicare un pacchetto di leggi adeguate per le quali ci siamo tanto impegnati, e la collaborazione internazionale, abbattono giorno per giorno il livello del rischio possibile, nella consapevolezza, comunque, che nessun Paese è a rischio zero", ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano in una nota. Tra i quattro kosovari - 3 fermati in Italia e un quarto in Kosovo - due saranno espulsi, un altro è stato sottoposto a sorveglianza speciale e un quarto è stato arrestato in Kosovo. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia