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Araba fenice Made in Italy!

Ieri scherzando ho scritto che probabilmente l’Araba Fenice è risorta anche in Italia.

Mentre in America per la prima volta da tempo si chiudeva in negativo e in Europa si assisteva ad un nulla di fatto...

Tralasciando la variabile petrolio con un accordo che fa davvero sorridere perchè in sintesi non verrà rispettato, accordo che ha condizionato l’andamento dei titoli petroliferi ieri, il resto non è altro che una immensa bolla d’aria introdotta sotto il nostro Paese per permettere a chi di dovere di aver più margini “tecnici” possibili il giorno successivo all’esito del referendum non solo italiano.

Una sorta di cuscinetto per poter dar via libera alla volatilità selvaggia che si scatenerà nel post referendum su un mercato come il nostro, fragile e inconsistente.

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Chi è davvero disposto a credere che l’accordo di ieri tra OPEC giustifica l’entusiasmo visto ieri, non ha capito nulla. Il taglio della produzione di 1,2 milioni di barili al giorno a 32,5 milioni di barili al giorno, manca ancora di un serio accordo con i paesi NON OPEC.

Si tratta solo di un manipolo di disperati che sta andando contro l’inesorabile nemesi che attende il prezzo del petrolio che sarà alimentata dall’andamento dell’economia mondiale opressa da un macigno che si chiama deflazione da debiti per non parlare di altre variabili tra cui quella tecnica.

Per non parlare di quello che accadrà quando Trump metterà in atto la sua politica energetica.

Tornando a noi, le voci che circolano su Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) non sono affatto rassicuranti, un simile aumento di capitale non avrà futuro in mezzo a questo mercato.

Unicredit, nuovi rumor su aumento capitale e perdite fino a 8 miliardi

C’è chi dice che quello che stanno facendo quelli del Monte dei Pasci di Siena non è altro che un odioso ricatto, chi è quel pollo che sottoscrive una simile conversione sapendo quale futuro può avere davanti una banca come MPS in mezzo a questo mercato, senza essere nazionalizzata.

O prendete le nostre nuove azioni o perderete tutto attraverso il bailin!

Uno tsunami di vendite post conversione da parte della speculazione che sta acquistando bond per convertirli in moneta sonante alla prima occasione, travolgerà come sempre è successo questa operazione. Ripeto a meno che anche Unicredit non intenda legare il suo futuro all’esito del referendum magari chiedendo a tutti i dipendenti di votare si è assolutamente demenziale progettare un aumento di capitale simile in mezzo a questa tempesta.

C’è poi una questione che in Italia è passata inosservata a proposito di Unicredit…

Will this Drag Draghi Down?

Scherzi a parte se Araba Fenice sarà lo vedremo nei prossimi giorni non dimenticatevi che i pompieri della BCE stanno preparando le autobotti e che sotto le ceneri o meglio sotto l’arrosto cova… ;-)

Autore: Andrea Mazzalai Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online