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Atlantia annuncia offerta su 100% Abertis per creare leader mondiale

di Stefano Bernabei ROMA (Reuters) - Atlantia ha promosso un'offerta sulla totalità delle azioni Abertis Infraestructuras Sa per una operazione che punta ad essere amichevole e che valorizza il gruppo spagnolo oltre 16,3 miliardi di euro, per creare il principale operatore di autostrade al mondo. L'AD di Atlantia Giovanni Castellucci fin dall'inizio della trattativa ha parlato di operazione amichevole e da non fare a tutti i costi. Oggi ha detto di confidare che l'offerta "possa essere considerata friendly ed attrattiva per gli azionisti, gli stakeholders ed il management di entrambe le società". E ha aggiunto: "Pensiamo di esserci riusciti". Da Madrid sia il principale socio Criteria Caixa che gli amministratori del gruppo spagnolo fanno sapere che si prenderanno tutto il tempo necessario per valutare l'offerta Malgrado i continui contatti con la parte spagnola e un'operazione che sembra tagliata sulle esigenze di Caixa, una fonte italiana osserva che "non si può dire dire che l'operazione è fatta. Gli spagnoli non hanno interesse a dire subito che sono d'accordo. Le chance di una controfferta sono probabilmente poche o nulle, ma perchè chiudere la porta prima del tempo?". Nel corso di una conference call, Atlantia ha spiegato che prima dell'annuncio ci sono stati contatti "intensi" con Criteria Caixa, azionista di Abertis con oltre il 24%, ma che non ci sono accordi formali, ne' con questo ne' con gli altri azionisti, ne' tantomento con il management di Abertis. Prezzo e il contenuto dell'offerta, ha chiaramente detto Castellucci, non si toccano: "Il prezzo è buono, corretto, non è un test", ha detto nella conference in inglese. Il titolo Atlantia ha reagito con un rialzo superiore al 3% oltre 25 euro, mentre Abertis perde 0,7% a 16,34 euro. Un trader a caldo ha detto: "Piace il prezzo e l'espansione della società (conseguente all'operazione) e il fatto che riescono a gestirla dal punto di vista del finanziamento". OFFERTA AMICHEVOLE, CRITERIA CAIXA VALUTA L'operazione proposta, una offerta pubblica di acquisto e/o di scambio volontaria, prevede una parte in contanti con un corrispettivo pari a 16,50 euro per azione Abertis e una parte in carta che al minimo deve portare ad adesioni pari al 10,1% delle azioni Abertis oggetto dell'offerta. Se andrà avanti, dovrebbe chiudersi entro la fine dell'anno. Atlantia è controllata dalla famiglia Benetton con Edizione al 30,254%, seguita dai soci Gic 8,136% e Fondazione Crt 5,062%. Un assetto prevedibile in caso di adesione piena all'offerta, secondo una slide della presentazione, mostra il gruppo combinato Atlantia+Abertis con Edizione al 25,5%, azionisti Abertis al 16,4% (di cui Caixa al 15%, secondo una fonte). Seguirebbero Gic al 6,9% e Fondazione Crt al 4,3%. L'ipotesi è di una struttura del deal con circa il 77% in contanti e il resto in azioni. Oltre al prezzo, l'offerta italiana prevede anche una proposta di governance attraverso l'assegnazione di un corrispettivo in azioni speciali Atlantia di nuova emissione, con speciali caratteristiche, non quotate, non trasferibili fino al 15 febbraio 2019 e da quel momento convertite automaticamente in azioni ordinarie Atlantia alla pari. Gli azionisti Abertis possono quindi optare, in tutto o in parte, per questo corrispettivo in azioni speciali Atlantia in rapporto di 0,697 azioni Atlantia per azione Abertis. Rapporto che si basa su un valore assunto di Atlantia a 24,2 euro. FINO A TRE POSTI SPAGNOLI IN CDA Con queste azioni speciali si avrà il diritto a nominare "fino a tre amministratori" che faranno salire a massimi 18 il numero dei componenti del cda di Atlantia, oggi di 15. Tra le condizioni a cui è subordinata l'offerta, oltre alle consuete autorizzazioni, c'è che ottenga l'adesione del 50%+1 azioni Abertis e una adesione minima alla parziale alternativa in azioni pari al 10,1% azioni Abertis. Il pagamento in azioni speciali Atlantia ha una soglia massima accettazione di 230 milioni azioni Abertis, pari a circa 23,2% delle azioni oggetto di offerta. Atlantia ha anche detto che non ha intenzione di lanciare un'Opa su Cellnex, controllata di Abertis, e che nel caso ne valuterà la cessione al momento opportuno. Nella conference ha spiegato che servirà vendere il 4% per evitare l'Opa obbligatoria. Inoltre, si è detta disposta a trasferire ad Abertis il controllo delle sue attività in Cile e Brasile. UN GRUPPO DA 6,6 MILIARDI DI EBITDA L'offerta non è finalizzata al delisting di Abertis e Atlantia non lo ritiene utile. Se andrà in porto, l'operazione punta a creare "il leader mondiale nella gestione delle infrastrutture di trasporto con un portafoglio di asset diversificato in 19 Paesi, con 14.095 km di autostrade e 60 milioni di passeggeri negli aeroporti di Roma e Nizza", per la nota. L'operazione consentirebbe di alzare il dividendo del 30% oltre all'incremento previsto già da quest'anno, per Atlantia. Il nuovo gruppo avrebbe un Ebitda di 6,6 miliardi e investimenti per 2,4 miliardi in base dei dati pro forma 2016. L'integrale finanziamento dell'operazione è già assicurato da un pool di banche. Il finanziamento è superiore agli 11,5 miliardi di euro stimati da alcune fonti pochi giorni fa. La disponibilità per l'acquisizione è di 14,7 miliardi inclusi due miliardi di bridge to disposal che verranno ripagati con le cessioni del 10% di Aspi, della possibile vendita del 22% di Save e di una quota di minoranza nell'aeroporto di Nizza. Credit Suisse e Mediobanca sono i financial advisor di Atlantia, mentre Bnp Paribas, Credit Suisse, Intesa SP e Unicredit sono financial debt advisor. (Ha collaborato Paola Arosio) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia