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Atlantia cede in controtrend, pesa ultimatum su revoca concessione Aspi

Il logo del gruppo Atlantia a Roma

Atlantia soffre in Borsa quest'oggi, in netta controtendenza rispetto all'andamento forte del mercato, a causa dele incertezze legate al riassetto di Autostrade per l'Italia che dovrebbe prevedere l'ingresso di Cdp e la fuoriuscita dei Benetton.

A pesare anche l'ultimatum dato dal governo che ha dato tempo fino a mercoledì alla controllante Atlantia per trovare un accordo sulla separazione da Aspi, altrimenti è pronto alla revoca della concessione, secondo una fonte vicina alla concessionaria.

Intorno alle 11,10 il titolo cede l'1,67% a 13,31 euro con oltre 570.000 pezzi a fronte di una media a 30 giorni di 1,87 milioni. L'indice Ftse Mib sale del'1,7%.

Per il broker Fidentiis, si tratta di una notizia negativa per Atlantia "perchè il rischio di una revoca della concessione, che sembrava accantonato dopo gli accordi di mnetà luglio, è adesso tornato a essere rilevante. A questo punto sembra chiaro che Atlantia punta ad andare avanti per la sua strada e pertanto si prende il rischio di una lunga battaglia legale con il governo".

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Secondo La Stampa domani arriverà una nuova lettera di Atlantia, in risposta al governo, in cui la società che fa capo ai Benetton porrà nuove condizioni ma lascerà ampi margini di dialogo sull'accordo d'acquisto saltato con Cdp. Anche il governo sta preparando un'offerta di mediazione, aggiunge il quotidiano.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Cristina Carlevaro)