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Atlantia, in impegni con governo vendita Aspi ma trasparente, a condizioni mercato - documento

Logo di Atlantia davanti alla sede del gruppo a Roma

ROMA (Reuters) - Nella lettera del 14 luglio in cui definiva gli impegni per l'accordo con il governo, Atlantia ha messo nero su bianco che la vendita di Aspi doveva essere una operazione trasparente e di mercato e che avrebbe dovuto rispettare i diritti degli azionisti di minoranza.

E' quanto risulta dalla lettera firmata dagli amministratori di Atlantia e Aspi inviata al governo il 14 luglio e che Reuters ha potuto consultare.

Nella lettera si chiarisce anche che un accordo con il governo doveva comunque avere la valutazione positiva dei consigli di amministrazione delle società.

Atlantia è coinvolta in un contenzioso legale con lo Stato dopo il mortale crollo, nel 2018, di un ponte gestito dalla sua Autostrade per l'Italia.

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Nella notte del 14 luglio, un consiglio dei ministri durato sei ore ha vagliato le proposte arrivate da Atlantia e approvato un piano per la sua uscita da Autostrade che prevedeva un aumento di capitale riservato a Cdp e il successivo ingresso di nuovi investitori a fianco di Cassa prima di una quotazione della società.

La lettera con gli impegni sottolinea che i soci che acquisiranno da Atlantia il controllo dovranno anche subentrare alla holding nelle garanzie che oggi assicura al debito della concessionaria autostradale.

Atlantia poi, sempre nella lettera al governo, dice di essere disposta, in assenza di una soluzione condivisa, a valutare proposte di acquisto di Cdp ed eventuali investitori istituzionali della sua quota di Aspi, a valori di mercato determinati successivamente alla definizione concordata del procedimento di presunto grave inadempimento e alla definizione del quadro regolatorio e tariffario.

(Stefano Bernabei, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)