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Azimut storna, ma si guarda con interesse alla cassa disponibile

Seduta in retromarcia quest'oggi per Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) che, dopo aver chiuso la giornata di ieri con un rialzo di circa due punti percentuali, quest'oggi cede il passo ad alcune prese di profitto. Il titolo, complice anche la debolezza dell'indice di riferimento, viene fotografato negli ultimi minuti a 19,95 euro, con un calo dello 0,99% e oltre 550mila azioni passate di mano fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 1 milione di pezzi.

Via libera di Bankitalia alla riorganizzazione del gruppo

Azimut ieri ha reso noto di aver ricevuto dalla Banca d'Italia l'ultimo via libera alla ristrutturazione del gruppo, con l'ok per la trasformazione di CGM Italia SIM in Sgr.
In seguito alla nuova configurazione il patrimonio di vigilanza si calcolerà solo su base individuale a livello delle SGR e della compagnia di assicurazione, con conseguente liberazione di gran parte del patrimonio che sarà pienamente disponibile.

Il presidente di Azimut, Pietro Giuliani, ha dichiarato che il gruppo conta di concludere il processo che porterà all'esclusione dall'applicazione della CRD IV e distribuire il restante dividendo pari a 1 euro per azione nel quarto trimestre di quest'anno.

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Equita SIM e Bca IMI restano caute su Azimut

Neutrale la view di Equita SIM che anche dopo il via libera della Banca d'Italia mantiene invariata la raccomandazione "hold" su Azimut, con un prezzo obiettivo a 19 euro.

Lo stesso rating viene ribadito da Banca IMI che fissa un target price a 21,7 euro. Gli analisti segnalano che l'ol di Palazzo Koch è l'ultimo passaggio del processo di riorganizzazione mirato a rimuovere Azimut dall'applicazione della direttiva europea CRD IV che pone restrizioni sulle retribuzioni del personale e sulla composizione del patrimonio.

Ottimismo da Icbpi e Bca Akros

Positiva la view di Icbpi che consiglia di acquistare il titolo con un fair value molto interessante a 28,5 euro. Per gli esperti la liberazione di capitale derivante dalla ristrutturazione del gruppo è un importante driver di creazione di valore per gli azionisti.

A detta di Icbpi, con una posizione di cassa positiva per oltre 300 milioni di euro, Azimut ha ora la possibilità di riavviare i piani di riacquisto di azioni proprie e pagare, presumibilmente tra settembre e ottobre, il dividendo straordinario e di 1 euro per azione.

A scommettere sul titolo è anche Banca Akros che invita ad accumularlo in portafoglio con un prezzo obiettivo a 24 euro. Per gli analisti il disco verde di Bankitalia arrivato ieri offrirà ad Azimut la possibilità di utilizzare liberamente la cassa di cui dispone, pari a circa 574 milioni di euro.

Anche dopo il pagamento del dividendo di 1 euro per azione, il gruppo potrà contare su altri 200 milioni di euro, pari a circa il 7% della capitalizzazione di mercato, da utilizzare per un piano di riacquisto di azioni proprie o per realizzare acquisizioni.

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